AMSTERDAM, EUROPEI 2016: LA 2° GIORNATA SECONDO DANIELE PERBONI

filippo tortu 940x440

“…Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette…”, cantava De Gregori. E anche questo ragazzo si farà. Lasciamolo crescere e soddisferà le nostre e le altrui aspettative. Parola di uno che di velocità se ne intende un cicinin… «Ancora una paio di anni e questo sarà in grado di correre in dieci netti. Poi con la dovuta preparazione ci farà vedere cose strabilianti anche sui 200 metri». Così parla Stefano Tilli di Filippo Tortu, il ragazzo (18 anni compiuti da poco) che nella semifinale europea dei 100 si è migliorato scendendo a 10”19 e fallendo l’ingresso in finale per una manciata di centesimi. Non era contento il ragazzo. No, non era propriamente felice, anche se era ben consapevole del risultato raggiunto.

«Ero venuto qui per vincere, anche se avevo avversari fortissimi». Ma se non corri per vincere, sembra voler dire, che ci vieni a fare in queste manifestazioni? Vero. Vero anche che si deve essere consapevoli dei propri limiti. E Filippo è consapevole di quanto vale e di dove può arrivare. È stato allevato in una famiglia di sportivi e di gente che sa cosa vuol dire faticare per raggiungere determinati traguardi. Diamogli tempo e fiducia e saprà ricambiare con i dovuti interessi. Ora lo attendono i campionati mondiali juniores in Polonia… Di quanto sia forte e con un futuro luminoso che lo attende se ne è accorto anche un giornalista della France Presse, che lo ha voluto intervistare per presentarlo al pubblico di casa. Lo considera il nuovo Lemaitre, proprio come lo chiamava il padre Salvino: “meslemetre”.

Il resto della seconda giornata europea ci ha regalato l’ingresso in finale di Libania Grenot e Matteo Galvan (con tanto di record italiano eguagliato: 45”12) sul giro di pista. Tante altri segnali positivi sono giunti dall’Olanda, così come la pedana dello stadio Olimpico ha spezzato le ali ad Alessia Trost nell’alto. Dalla ragazza ci si attendeva se non una vittoria almeno una medaglia. È stata stoppata a 1.89 (con la compagna di allenamenti Rossit), una misura che in allenamento, almeno così ha detto, non ha nessun problema ad affrontare. Non siamo dei tecnici, ma ci è parso di vedere una preoccupante involuzione tecnica. Urge correre ai ripari.

Cari quattro lettori di questa indegna rubrica non vogliamo tediarvi oltre. Se volete approfondire ulteriormente quanto ha offerto la giornata cercate altrove. Vi diamo appuntamento per domani, nella speranza che gli azzurri in gara oggi siano forieri di eventi positivi: Galena e Grenot nei 400, Strumillo nel disco, Desalu e Manenti nei 200, El Mazouy nei 10.000, Bamoussa, Chatbi e Floriani nelle siepi, Hooper e Siracusa nelle semifinali dei 100.

Daniele Perboni per fidalmilano.it