Finalmente anche il medagliere azzurro ha subito uno scossone. Dallo zero assoluto abbiamo messo in bacheca un oro da tanto tempo annunciato e atteso. Attenzione! Non è che sia così scontato portare a casa un metallo, di qualsiasi pregio sia. Guardate come è finita l’avventura della Trost e della Rossit nell’alto donne. Tanto clamore e poi… Quindi ben venga questo podio della signora Libania Grenot che ci fa lievitare dallo zero assoluto che sin qui ci aveva caratterizzato.
L’altro tema di giornata era l’esordio agonistico della padrona di casa, Dafne Schippers nei 100 metri. Grazie all’assurdo regolamento che “grazia” gli atleti presenti nelle zone alte delle liste mondiali e li esenta dai primissimi turni eliminatori, la biondona orange ha saltato le batterie. Lasciateci fare una piccola digressione sull’argomento. Se hai in casa un campione di cotanto valore, che tutti, e non solo gli olandesi, attendono con fervore, che senso ha lasciarlo nascosto? Come se in uno spettacolo di grande successo si annuncia il grande attore e lo si fa entrare in scena solo alla fine e per pochi minuti. Accidenti alla Federazione Europea e a chi ha proposto questo strampalato regolamento. Di simili trovate ne abbiamo già viste sin troppe. Ricordate quell’altra regola introdotta nella Coppa Europa di qualche anno fa, quando nel mezzofondo si correva ad eliminazione. Dopo un certo chilometraggio, ad ogni giro l’ultimo atleta veniva eliminato. Lo stravolgimento del concetto sportivo. Vabbeh, di cavolate è pieno il mondo…
Riprendiamo dalla giunonica e muscolosa ragazzona e del suo esordio ai Campionati. Per l’occasione si è scomodata anche la famiglia reale e il pubblico ha, finalmente, riempito lo stadio. La campionessa del mondo dei 200 di Pechino 2015 ha scelto la distanza più breve. E non certo perché questa è la sua specialità preferita. Sì, direte voi, ma questa è anche la vice campionessa mondiale in carica. Tutto vero, però le altre non erano certo delle “pippe” stralunate. Eppure Dafne ha stravinto. Prima nella sua semifinale e poche ore dopo anche nella bella che ha chiuso la serata. Un’azione, la sua, non certo elegante e impeccabile. Partenza macchinosa, fase lanciata ingobbita e un poco contratta eppure… Eppure ha piazzato un 10.90 che ha annichilito le avversarie. Seconda la 32enne bulgara Ivet Lalova, maritata Collio, già campionessa europea nel 2012 a Helsinki, che si è beccata ben 30 centesimi di distacco (11.20). Più lontana la svizzera Mujinga Kambundji (11.25), stessa età della Schippers, ma con un palmarées decisamente meno importante.
Bene, il compitino di giornata (diciamo pure il mattinée) è fatto. Posso smettere di tediarvi lasciandovi a più importanti e raffinati impegni.
Daniele Perboni per fidalmilano.it