Fine d'estate amaro per l'atletica milanese, già pronta a stappare un paio di bottiglie delle grandi occasioni. La grande occasione doveva essere il DecaNation di sabato 30 agosto, l'incontro per nazionali in programma ad Angers (Francia). E che nazionali! Francia, Usa, Russia, Cina, Giappone, Ucraina e Balcani (l'associazione che unisce le federazioni di Albania, Armenia, Bosnia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Georgia, Grecia, Moldavia, Montenegro, Romania, Macedonia, Serbia, Slovenia, Turchia). Come da calendario federale, anche l'Italia avrebbe dovuto partecipare, e in un tale consesso internazionale ci sarebbe stato il debutto in nazionale assoluta per due atleti del Cus Pro Patria Milano, Elisa Cova e Roberto Severi. Festa rinviata, così come la partecipazione della squadra italiana, annullata nel silenzio generale e tra lo stupore di tutti.
Tra le persone più stupite e rattristate da questa vicenda dai contorni ancora molto oscuri c'è Elisa Cova, 25 anni, pre allarmata anzitempo per coprire la gara dei 3000 siepi. Per la mezzofondista figlia d'arte, allieva di Giorgio Rondelli, ciò ha significato tre settimane di allenamento in altura, a Saint Moritz, per prepararsi al meglio all'appuntamento con la maglia azzurra. Forse un azzardo il suo? «Già in occasione dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto (20 luglio) sapevo che sarei dovuta arrivare terza per sperare nella convocazione, con la Roffino già sicura per gli Europei di Zurigo e la Reina impegnata nelle Olimpiadi Giovanili» ha spiegato Elisa, che terza riuscì ad arrivare con il nuovo primato di 10:17.28. Ai Campionati Italiani su strada di Isernia (2 agosto), poi, c'è stato un incontro tra il suo tecnico Rondelli e il dt della nazionale Massimo Magnani, che in quella occasione confermò a voce all'allenatore la prossima convocazione di Elisa. Ecco allora la partenza per le montagne svizzere con alcune compagne d'allenamento e il lavoro in altura concluso domenica 24 agosto. Poi più nulla. «La notizia della rinuncia al DecaNation non è mai arrivata, io vedevo che non usciva mai l'elenco dei convocati e i dettagli tecnici sulla trasferta. Abbiamo scoperto il tutto solo ieri su Facebook». L'umore oggi non è certo dei migliori. «La voce della mia convocazione girava, a Saint Moritz ho incontrato allenatori che mi facevano i complimenti e l'in bocca al lupo per la gara. E' una grande delusione, certo. Ammetto che ieri mi sono sentita crollare un po' tutto addosso, ti viene voglia di mollare. Poi ho parlato con Giorgio (Rondelli), che mi ha detto di non sprecare il grosso lavoro fatto e di sfruttare la forma per rifarmi nelle prossime gare. Domani correrò i 1500 a Cles, poi martedì a Rovereto e poi forse a Rieti». Si ritorna in pista, a testa bassa, come sempre fanno gli atleti veri, contro tutto e contro tutti. «La maglia azzurra mi mancherà, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ora bisogna lavorare per il futuro per una nazionale più importante del DecaNation». In bocca al lupo.
Chi ci sarebbe tornato volentieri in nazionale è Roberto Severi, reduce dagli europei di Zurigo dove era riserva della staffetta 4x400. Per il 24enne velocista di San Donato Milanese, allenato da Antonio Cecconi, l'incontro in Francia avrebbe significato il debutto in pista con la maglia azzurra nella gara dei 400 metri, il suggello di una stagione straordinaria che l'ha portato a correre in 46.83. «Mi spiace certo, ma fa niente» dice Roberto mentre si sta allenando a Jesolo in compagnia dei suoi atleti dell'associazione Athletic Elite. Per lui c'è l'esperienza degli Europei che illumina questa stagione. «Quando l'ho saputo, diciamo che da 1 a 10 mi è dispiaciuto 6/7. Ora lavoriamo per i prossimi appuntamenti». Bene, ma quando Roberto lo ha saputo? «Mi ha telefonato Riccardo Pisani (responsabile della 4x400 nazionale) sette giorni fa per dirmi che il DecaNation era annullato» spiega il velocista. I motivi Roberto non li sa. La sua solo parziale delusione si spiega con una dinamica degli eventi piuttosto diversa da quella di Elisa Cova. «A Zurigo mi avevano detto che la mia stagione non sarebbe finita lì, ma di farmi trovare pronto per il 30 agosto. Però né Pisani né Magnani mi hanno mai detto che al cento per cento avrei partecipato. Mi dicevano che se fossimo andati al DecaNation io avrei corso sicuramente». "Se"... Per Roberto ora è tempo di tornare in pista sul suolo italiano. Lunedì 1 settembre a Cernusco sul Naviglio per un 400 al Memorial Rotta, poi spazio ai 200 metri del Mennea Day, del meeting di Athletic Elite e della finale dei Campionati di Società. Questa volta senza "se".