39° CROSS DEL MASSARESCIO: UNA STORIA CHE CONTINUA

Sabato 8 dicembre si corre una delle classicissime del calendario invernale provinciale. A Casorezzo la locale asd organizza il 39° Cross del Massarescio, la tradizionale campestre di Sant'Ambrogio. Come da regolamento provinciale, saranno in gara la categorie Esordienti C - B - A (suddivisi per anno di nascita) f/m, Ragazze/i e Cadette/i, in partenza secondo questa sequenza d'ordine. Le distanze saranno: 400 mt per Es. C e B, 600 mt per Es. A, 1200 mt per Ragazzi/e, 1500 mt per le Cadette e 2000 mt per i Cadetti. Ritrovo presso il Centro sportivo Comunale (via della Repubblica) alle 13.30, inizio gare alle 14. Saranno premiati i primi 6 classificati di ogni anno fino alla categoria Esordienti e i primi 6 classificati di ogni gara per le categorie successive. 

Manca un solo anno allo storico traguardo della 40° edizione, ma già in questo 2012 la manifestazione festeggerà una ricorrenza molto importante. Questa edizione del cross ricorderà i 100 anni dalla nascita dell'avvocato Alberto Caccia Dominioni, fondatore dell'Atletica Casorezzo e inventore del Massarescio (dal nome dei campi in cui si svolge la gara), la cui edizione numero 1 si svolse nel 1973. Per festeggiare questo personaggio cruciale per la storia di Casorezzo (di cui fu anche sindaco a partire dal dopoguerra), la società oggi guidata dal presidente Maurizio Merlotti ha organizzato una gara di contorno riservata ai piccoli dell'ultimo anno d'asilo che appartengono alle società affiliate alla padrona di casa. Il gruppo, in collaborazione con la famiglia Caccia Dominioni, ha anche realizzato una brochure che raccoglie la storia della società e del suo fondatore, attraverso i ricordi di chi l'ha conosciuto e le parole (tante, piacevoli e sagaci) dello stesso avvocato.

Al presidente Merlotti abbiamo invece chiesto il segreto di una tale longevità organizzativa, davvero più unica che rara dalle nostre parti: «Questa gara è una forte tradizione, è molto sentita da tutti - ha detto - E questo nonostante sia rimasta molto locale e non sia cresciuta negli anni come è stato per altre campestri, come il Campaccio o la 5 Mulini». E' invece proprio questo il caso di apprezzare e portare ad esempio una piccola, grande realtà basata unicamente sull'entusiasmo e sulla passione per l'atletica. Un bonsai non è meno ammirevole di una sequoia.

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