GIANNI MAURI, LA VOCE DELL'ATLETICA: UN EX TECNICO SEMPRE IN MARCIA

mauri_gianni-liteIl mondo dell’atletica è piena di personaggi sui generis: memorabili, poco raccomandabili, esemplari, inqualificabili, tutti però a loro modo speciali. Tra i più speciali c’è però, per storia personale passata e presente, sicuramente Gianni Mauri, un milanese che di piste ne ha viste tante e sotto tutte le angolazioni. Il suo nome è ormai noto ai più, anzi più nota ancora è la sua voce, colonna portante e non solamente sonora di tante manifestazioni sportive, di atletica e non. Da molte stagioni la voce di Gianni Mauri, 53 anni, ha accompagnato alcuni dei più importanti meeting e campionati di atletica, dai Campionati Europei di cross di San Giorgio su Legnano del 2006 ai Campionati Mondiali Allievi di Bressanone 2009, la Coppa Europa di Prove Multiple passando per Stramilano e Milano City Marathon. C’è spazio anche per il ciclismo con la "Gran Fondo Laigueglia", la "Pantani", la "Gran Fondo Paolo Bettini" e molte altre. Non bastasse, da due anni è anche commentatore tv per Eurosport: sua la voce delle Universiadi di Shen Zhen, dei Mondiali Juniores di Barcellona 2012 e del rientro in gara di Contador all'Eneco Tour.

Il presente di Gianni Mauri viene però da una lunga storia in pista: non si può raccontare lo sport se non lo si è conosciuto a buon livello. Nato come mezzofondista e marciatore (di scarso livello, dice lui), Mauri ha raccolto i suoi migliori risultati come allenatore: «Sono stato per molti anni tecnico della marcia, uno dei primi con Pastorini a far marciare le donne negli anni '70 – ricorda - Ho avuto incarichi nel settore marcia a livello nazionale, partecipando alle massime rassegne a esclusione delle Olimpiadi. Ero il tecnico della marcia femminile quando Annarita Sidoti vinse il campionato europeo a Spalato 1990 e bronzo fu Ileana Salvador. Tra i marciatori che ho allenato c’è Pietro Fiorini, campione italiano assoluto, l’azzurrino Davide Ricci, poi Valeria Carpanese, Maria Rosa D'Antuono, Paola Gobbi e molte altre. Ho anche allenato il brasiliano Claudio Bertolino per la 20 km delle Olimpiadi di Atlanta».

Nonostante i grandi risultati ottenuti, il tecnico inizia ad avventurarsi sulla strada del microfono, passando per quella del giornalismo: «Nel mio quotidiano seguo l'area media e stampa di un grande ospedale milanese ma ho sempre avuto la passione di scrivere. Collaboro da sempre con la rivista "La Corsa", ma per sette anni ho scritto anche sul "Sole 24 Ore Sport", sul "Nuovo Calcio" e altro». Competenza e passione hanno così dato vita a un nuovo modo di stare nel mondo dell’atletica. «Non mi sono mai allontanato dall'atletica, sono sempre sui campi: prima come tecnico e ora come speaker. Spero di rappresentare e raccontare la tanta passione, "l'orgoglio atletica" che c'è nei nostri atleti, nei nostri tecnici e nei nostri dirigenti di società e la bellezza infinita del nostro sport». Una dichiarazione d’amore che oggi Gianni Mauri trasmette con la sua attività di speaker, un’attività che richiede molte competenze. «Gli atleti, gli addetti ai lavori, gli organizzatori e il pubblico vogliono speaker competenti, in grado realmente di farsi ascoltare e che, senza personalismi e fronzoli, che siano in grado di dare la massima attenzione alle performance degli atleti partecipanti - tutti, dal primo all’ultimo - alle loro società, a quanti sono impegnati nell’organizzazione dell’evento, a quanti lo seguono e lo sostengono». La formazione continua che quest’attività richiede è portata avanti da Gianni Mauri insieme al gruppo "Speaker per lo Sport", ovvero l’unione delle esperienze di sette speaker che lavorano in diverse discipline. Il tutto si concretizza anche in un corso di formazione, unico nel suo genere in Italia, che dal 2007 forma speaker per l'ambito sportivo. Mauri e la dottoressa Rosanna Massari ne sono i formatori.

Possiamo allora dire che l’atletica ha un (bravo) tecnico in meno e un (bravo) speaker in più? «Se hai allenato, secondo me sei allenatore per tutta la vita, per come pensi, per come lavori, per come si può crescere (e sbagliare e perdere e vincere) con i propri atleti. Ora trasmetto le mie esperienze agli atleti amatoriali che mi chiedono consigli». E’ proprio vero: provata una volta, dell’atletica non ci si può più liberare.

Info: www.speakerperlosport.it/