MILENA CORRADINI, A LEI UN "OSCAR" DEI GIUDICI DI GARA

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Terza edizione dei Premi Speciali GGG, e Milano c'è. Il sondaggio effettuato tra tutti i Giudici di Gara d’Italia, votato dal 33% dei tesserati, ha visto tra i vincitori finali la milanese Milena Corradini. Per lei c'è stato il successo nella categoria "Attività Regionale". Gli altri premi sono stati assegnati per "Miglior Giudice Emergente", "Miglior Performance" e "Fair Play".

"Mi meraviglia che abbiano scelto me - ha detto la giudice - Qualcuno del Comitato regionale ha proposto il mio nome. Io non volevo ma ormai la cosa era fatta". Ed era anche fatta bene, visto che la sua candidatura è stata quella vincente. Così, come spesso capita, il successo ha premiato chi, con modestia e impegno, lavora in silenzio per il bene del nostro sport.

Milanese che vive a due passi dal parco di Trenno, 75 anni portati con la vivacità di un'atleta, Milena di sè dice semplicemente che "mi piace far funzionare bene le cose".

E in atletica ce ne sono tante di cose da far funzionare bene in una gara. Lo fa da oltre 20 anni, da quando insieme al marito Carlo Muzzi decise di diventare giudice di gara, su invito e stimolo di alcuni amici. "Vocazione" tardiva senza un passato agonistico sui campi di atletica, ma ciò non le ha impedito di impegnarsi a fondo in questa passione.

Da tempo è ormai un pilastro del gruppo regionale. "Il  mio lavoro è fare le convocazioni dei giudici e tenere corsi per diventare giudice regionale. L'impegno è grande, sia in campo che in ufficio. Anche quest’anno. Per il corso di giudici abbiamo fatto lezioni teoriche e poi quelle pratiche nelle poche gare che ci sono state. Però gli esami sono tutti rimandati".

Le poche gare di questa stagione da pandemia potrebbero essere l'occasione per ripensare a quelle passate, che hanno lasciato un segno. "No, quando sei in giuria non vedi niente delle gare. Però ho dei ricordi più generali. Ricordo quando ero ancora alle prime armi, un Golden Gala che mi aveva impressionato per il tanto pubblico. Poi ricordo bene le "Pasqua dell’Atleta" a Milano, o lo vecchie "Scarpa d’oro" di Vigevano per il bellissimo percorso. Ho fatto tante gare su strada che mi hanno dato grande soddisfazione per i bei rapporti con gli organizzatori".

In tanti anni le soddisfazioni non sono mancate, ma la motivazione di fondo è sempre la stessa. "Io mi entusiasmo per le regole e su come applicarle. Io e mio marito poi, siamo volontari di natura, siamo anche volontari Touring. La motivazione è quella di dare senza avere niente in cambio, se la non soddisfazione di aver fatto bene il tuo lavoro e aver visto una bella gara".

Con un animo così, chissà le difficoltà nel sopportare una stagione 2020 con pochissime gare a causa del Covid. "Le gare mi mancano, ma alla mia età sono ormai da pensione" dice ridendo ma con serietà. "Correre 6,7 ore su e giù per un campo d'atletica stanca sempre di più. Non so se quando riprenderà tutta l'attività sarò in grado ancora di fare tutto questo. Forse è per questo mi hanno premiata".

No. Siamo certi che il premio è un grazie e un arrivederci, altro che addio. C'è ancora bisogno di persone come Milena Corradini. Altrochè.

DAVI.VIGA. 

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