"Meglio, porta fortuna". Così sostiene un collega della carta stampata quando, guardando il cielo, si vede la pioggia scendere fastidiosa sulla pista lucida dell'Arena Civica "Gianni Brera" di Milano. E' il giorno dell'inaugurazione ufficiale del nuovo manto, quella con le autorità. Al battesimo agonistico ci ha già pensato il nostro "Mi-teen in Arena" di domenica. Speriamo davvero che l'acqua di questo pomeriggio sia benedetta come per quei matrimoni felici e longevi.
Il cerimoniale offre una prestazione da autentico velocista, con pochi e stringati interventi. La pioggia aiuta ad accelerare. Guidati dal "maestro di sala" Nicola Roggero, al microfono si alternano le autorità cittadine e quelle sportive: il sindaco Beppe Sala, l'assessore allo Sport Roberta Guaineri, il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello Fidal Alfio Giomi. "L’Arena è un luogo particolare per i milanesi - ha detto il sindaco Sala - Abbiamo fatto un buon lavoro ma abbiamo ancora da fare": il riferimento è all'impianto di illuminazione e agli spogliatoi.
La promessa dell'assessore Guaineri è che l'Arena "sarà la casa di tutti gli atleti", mentre il presidente Malagò ha orgogliosamente detto che "nessuna struttura sportiva al mondo può reggere il confronto con questo impianto e la sua storia".
Il presidente federale Alfio Giomi si è riservato la parte migliore, ovvero quella che con l'atleta del momento. No, non Filippo Tortu o Yeman Crippa, ma Danielle Madam (foto sotto, insieme a Giovanni Malagò) la pesista della Bracco che in questi giorni ha attirato l'attenzione di tutto il paese sul problema della nazionalità italiana riservata agli atleti di serie a (i calciatori) e a quelli di serie b (tutti gli altri). Per la pavese di origine camerunense, ecco una tuta della nazionale italiana direttamente da Alfio Giomi.
Alla "scala dell'atletica" lo spettacolo è arrivato da quattro azzurri che si sono "esibiti" in una corsa. A correre su distanze dagli 80 ai 110 metri c'erano Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro), Vittoria Fontana (Carabinieri), Lorenzo Perini (Aeronautica) e Filippo Tortu (Fiamme Gialle). Il dt Antonio La Torre li dispone in pista, il sindaco Sala fa da starter, anche se al primo via la pistola "fa cilecca". Nulla di trascendentale, un allungo in piena sicurezza su una pista bagnata e coperti di tutto punto. C'era da aspettarsi altro? Peccato non aver visto in pista atleti e atlete rappresentanti delle società milanesi, lasciati sotto l'acqua in tribuna. Peccato non aver applaudito i tanti altri azzurri presenti (da Eleonora Giorgi a Vladimir Aceti), che almeno si sono ritagliati spazio nei selfie e nelle foto ufficiali (foto sopra, Scuratti/Comune di Milano).
Ah no, c'erano anche le delegazioni del Milan e dell'Inter al femminile, che si sono scambiate un gagliardetto a centro campo. Niente esibizione per loro.
DAVI.VIGA.
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