NUOVE PISTE, BRIANZA BATTE MILANO DUE A ZERO

campaccio generico

Vigilia di Natale, ecco arrivare anche i regali di fine anno. In Brianza, un cantiere si chiude e un altro se ne apre.

Festa e brindisi a Seregno per la nuova pista blu, rimessa totalmente a nuovo (foto a destra). E' arrivato l'ok dell'Amministrazione comunale all'utilizzo del nuovo impianto dello stadio “Ferruccio”, così gli atleti della 5 Cerchi hanno potuto tornare a correre sull'anello che era stato chiuso nel mese di agosto per rifare completamente la vecchia pista, un residuato "sportivo" realizzato a metà anni '80 del secolo scorso e mai più sistemato.

Quasi due anni di attesa tra la firma dello stanziamento dei soldi per il progetto (febbraio 2018) e l’apertura delle sei nuove corsie. Manca ancora l’omologazione Fidal, ma è verosimile pensare che a breve sarà disponibile un nuovo impianto che potrà accogliere qualche gara del prossimo calendario "open".

Poco lontano da Seregno, a Giussano si festeggia invece per la firma del progetto per la nuova pista dello stadio "Borgonovo", l'impianto dove si allenano, oltre agli atleti della Vis Nova Giussano, Filippo Tortu e Vladimir Aceti.

E' proprio di questi giorni la notizia della firma tra l'Amministrazione Comunale e la Regione Lombardia, che hanno stretto un accordo per suddividere le spese di rifacimento delle sei corsie. Progetto da 600mila euro, suddivisi tra Pirellone (250mila) e Comune (350mila). Soddisfazione da parte del sindaco Marco Citterio e dell’Assessore Regionale allo Sport Martina Cambiaghi, che insieme hanno permesso alla Vis Nova di chiudere al meglio l’anno delle celebrazioni del 50° di fondazione. 

Se la Brianza sorride, Milano stringe invece le labbra. Il cantiere dell’Arena Civica è ancora aperto, e verosimilmente la posa della nuova pista potrà iniziare solo in primavera. In questi giorni si è infatti iniziato anche a parlare di un’altra sede per il Golden Gala 2020, che qualche mese fa era stato già formalmente assegnato a Milano.

La primavera 2020 potrebbe portare nuova luce anche in un’altra storica pista milanese, quella del Carraro. L’impianto di via Dei Missaglia soffre da diversi anni l’incuria e la mala gestione, ma è ormai chiuso da oltre un anno. La storia dell’impianto del quartiere Gratosoglio, a sud di Milano, è emblematica dei mali di cui può essere capace la burocrazia. Nel lontano 2013 la giunta Pisapia ha stanziato addirittura 3,5 milioni di euro per ristrutturare il centro sportivo. Cambi di giunta e adeguamenti di progetto ne hanno ritardato i lavori, ma nel 2018 arriva finalmente il bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori.

Qui però tutto si ferma, perché un contenzioso giuridico tra le prima due società uscite dal bando (Dicataldo e Gianfelici) sta pressoché tenendo in ostaggio l’impianto sportivo: corsi e contro ricorsi di volta in volta aggiudicano l’appalto a una o all’altra azienda. Il tutto a discapito degli atleti e delle società sportive. La manutenzione è definitivamente cessata nel settembre 2018, nel frattempo l’erba cresce in pista e si sono verificati episodi di incendio e furti.

In un incontro pubblico tenutosi lo scorso mese all’esterno del centro sportivo con la Consigliera comunale Anna De Censi, è stato annunciato che entro aprile dovrebbe arrivare la sentenza definitiva sull’aggiudicazione dell’appalto. Da lì in poi potrebbe aprirsi finalmente il cantiere. Chissà che per il Natale 2020 non si possa brindare per una nuova pista anche al Carraro.

Nessuna bottiglia in fresco invece per l’impianto indoor, che sonnecchia al fianco della pista del Centro Sportivo XXV Aprile di Milano. Il tunnel resta lì, finito e inutilizzato dalla conclusione dei lavori. Tutto tace su permessi e omologazioni. Un altro inverno certamente passerà e Milano celebrerà il 35° anniversario del crollo del Palasport (13 gennaio) sotto il peso della neve. Da allora è sceso il de profundis sull’atletica indoor in città.

Però arriveranno le olimpiadi della neve. Milan l’è un gran Milan. 

DAVI.VIGA.