Mentre al Pala-qualchecosa (sfido voi a scriverlo) di Ostia hanno appena smontato tutto l'ambaradan (come si ama dire a Milano), c'è già chi ha dato alle stampe l'edizione rivista e corretta delle ultime elezioni federali. Pronti a leggere il nuovo numero di Trekkenfild, pillola giornalistica coadiuvante nella digestione della nostra amata-odiata atletica. Superfluo dire che stavolta i due direttori-autori Walter Brambilla e Daniele Perboni, cha avranno anche la loro età ma lo streaming lo sanno usare a modo, si sono concentrati sull'Assemblea elettiva di domenica 6 novembre, quella che ha visto la nascita del secondo mandato del presidente Alfio Giomi.
Al solito, per uscire dalla palude della lettura di sterili comunicati stampa spacciati per servizi giornalistici, ecco a voi una profonda disamina di com'è, come non è che Alfio Giomi, il presidente "meno vincente" (perifrasi in positivo) nella storia del nostro sport, sia stato eletto a furor di popolo, neppure fosse Napoleone di ritorno dall'Isola d'Elba. Mettiamoci anche la sagace penna di Fabio Monti a dir la sua sul "caso atletica". Guarniamo il tutto con una spruzzata di possibili futuri presidente nell'inevitabile (per statuto) post Giomi e una passata di lingua velenosa del Mago Trekkenfild.
Gianfranco Colasante, direttore del sito www.sportolimpico.it., ci distrae piacevolmente con sci, golf e manifestazioni mondiali: una lezione di politica sportiva utile da mandare a mente. Ahinoi si aggiunge un nuovo capitolo della Schwazeriade, ma poi si rifiata con una paio di belle storie dell'atletica che fu, a base di John Regis (di Daniele Perboni) e John Caldana (di Mario Grassi): letture obbligatoria per giovani atleti che ignorano il passato sportivo.
Da leggere e da meditare (basta cliccare sull'immagine della copertina qui sotto).