Un mese intero in Sudamerica a far vita da atleta, non è cosa che capita a tutti né tutti i giorni. Se però il soggetto in questione è un talento come Ilaria Verderio (Pro Sesto Atletica), beh allora davvero tutto è possibile. D’altronde parliamo della primatista nazionale Allieve dei 400 (53.86) e dei 400 hs (57.75), un’atleta che ha riscritto la storia della sua categoria in attesa di riscrivere quella delle categorie superiori.
Cali in Colombia e Rio de Janeiro in Brasile le mete di questa estate agonistica della velocista di Trezzano Rosa, mete diverse per impegni diversi. Se Cali (sede dei Mondiali under 18) è stato piuttosto un “viaggio di lavoro”, Rio (con il progetto Coloriamo d’azzurro il cielo di Rio) è stata una vacanza impegnativa. “A Rio sveglia presto, lavori e test al mattino e poi allenamenti in pista al pomeriggio, con il mare di fianco” racconta Ilaria, finalmente rientrata a casa e impegnata a trascorrere il ferragosto in famiglia.
“In effetti non era in programma la partenza per Rio de Janeiro (dal 29 luglio al 10 agosto, ndr), mi hanno chiamato un paio di giorni prima di partire. Per fortuna non avevo ancora disfato i bagagli di Cali: era tutto già pronto e sono ripartita”. Chiamatelo sesto senso se volete. Esperienza completamente diversa quella in Brasile. “Abbiamo fatto dei test per vedere come si reagisce al fuso orario, abbiamo fatto un po’ da cavie” scherza Ilaria “Ci misuravano la glicemia, la pressione e altri valori, e sembra abbiano scoperto che è il terzo giorno il peggiore per il fisico, a causa del fuso orario”. Tutto ciò tornerà utile agli atleti che l’anno prossimo parteciperanno ai Giochi Olimpici. Anche a Ilaria allora? “No no, non ci penso proprio, è troppo presto” si schermisce l’allieva di Paolo Prestipino. Staremo a vedere, chissà che Verderio non diventi Verde-Rio. Per ora Ilaria e gli altri giovani azzurri impegnati in Brasile hanno anche potuto visitare Rio e dintorni, un po’ di sano turismo atletico: Copacabana, il Pan di Zucchero, il Cristo Redentore (nella foto sopra, Ilaria Verderio a sinistra con Beatrice Fiorese turiste a Rio - foto pagina Facebook). In chiusura una gara sui 200 metri chiusi in un buon 24.87 contro 2 metri di vento in faccia.
Se a Rio c’è stato tempo per girare la metropoli, altrettanto non si può dire di Cali, in Colombia, sede ben più impegnativa dei Campionati Mondiali under 18 2015 (15-19 luglio). “Cali mi è sembrata una normale città, non mi ha affascinato. Il contrario di Rio, caotica e attiva, con grandi ambienti naturali, anche se si vede un po’ di povertà”. Ecco a voi la rough guide by Ilaria Verderio. A Cali però Ilaria si è ritagliata soprattutto un 4° posto nella finale dei 400 hs e il nuovo primato italiano di categoria. E’ andata bene ai mondiali? “Mi ritengo molto, molto soddisfatta dei miei mondiali – dice convinta Ilaria – Al Brixia Meeting di Bressanone mi sono infortunata (24 maggio, 2° nei 100 con 11.99, ndr) e sono stata tre settimane senza poter fare ostacoli. Ai mondiali ho dovuto un po’ improvvisare e cercare di sistemare la ritmica in tre turni. In batteria ho rallentato nel finale, quindi tutto bene. In semifinale invece ho sbagliato subito, ho attaccato il primo ostacolo con l’altra gamba, ma alla fine ce l’ho fatta. In finale invece ho sbagliato l’ingresso in rettilineo”. In conclusione, però, primato e medaglia di legno: cosa potrà mai succedere quando tutto andrà per il meglio?
Appuntamento all’anno prossimo per i grandi tempi, ora riposo e poi l’atletica autunnale che significa Campionati di Società assoluti e allievi ma soprattutto la Coppa Europa juniores di Istanbul. “Come voto a questa stagione do 9 e mezzo, mi sono divertita un sacco. Sarebbe da 10 se riuscissimo a riconfermare lo scudetto ai societari Allieve”. Ora però è tempo di pensare ai voti di scuola. “Ho ancora tutti i compiti da fare, sono stata un po’ in giro prima. Beh meglio così, almeno quando inizio la scuola mi ricordo tutto” si consola saggiamente Ilaria, studentessa al Liceo scientifico di Cassano d’Adda. Appuntamento in pista allora a settembre, con i libri, invece da subito. Buon lavoro Ilaria.
DAVI.VIGA.