GIULIA RIVA ALL'ESAME DI CINESE: AI MONDIALI DI PECHINO CON LA 4X100

giulia riva cheb092Uno, due centesimi. L’incredibile stagione di Giulia Riva (Nuova Atletica Fanfulla Lodigiana) si gioca su differenze minime, come spesso capita nella velocità. Per un centesimo Giulia è rimasta fuori dalla finale dei 200 metri alle Universiadi di Gwangju. Per due centesimi, al momento, vive nel limbo di chi potrebbe correre i 200 metri ai prossimi Campionati Mondiali di Pechino, ma al momento ancora non lo sa. Nell’attesa di conoscere l’esito del ripescaggio con il criterio dei Target Numbers, Giulia continua ad allenarsi in attesa di partire lunedì 17 agosto per Pechino: la staffetta 4x100 la attende.

«Per ora sto vivendo alla giornata, vediamo che succede. Punto tutto sulla staffetta anche se spero proprio di correre i 200 metri». A 23 anni Giulia è cresciuta molto in fretta e sa bene quali possono essere le sue ambizioni sportive. «Sono in forma, sto bene. Sento che questa è stata una stagione lunga ma sono pronta. In questi giorni sto facendo la pendolare per potermi allenare, le piste di Milano sono chiuse (si allena al XXV Aprile, ndr). Vado a Senago, a Bergamo e a Nembro».

Si lavora fino all’ultimo perché c’è da rimettere in sesto la carrozzeria, quel fisico che l’ha un po’ tradita ai Campionati Italiani di Torino, dove è giunta seconda ma dove avrebbe potuto lecitamente ambire alla vittoria. Colpa di un vecchio infortunio al bicipite che si è risvegliato alle Universiadi. «La trasferta in Corea e le tante ore seduta in aereo mi hanno un po’ infiammato il nervo sciatico e il muscolo. Tornata, mi sono dovuta riassestare in soli 10 giorni prima di Torino, un po’ poco. Ora sto bene e nel viaggio verso Pechino cercherò di stare in piedi il più possibile».

L’esperienza insegna e Giulia ha ancora molto da imparare visto che, fino all’anno scorso, di viaggi con la nazionale non ce ne erano mai stati. Poi, all’improvviso, ha conosciuto l’atletica giramondo. A maggio è volata all’ultimo momento alle Bahamas per partecipare alle World Relays con la 4x100, a giugno era in Russia per il Campionato Europeo per Nazioni (sopra, nella foto Colombo/Fidal, l'arrivo della staffetta 4x100), a luglio è volata in Corea del Sud per le Universiadi di Gwangju. Ora Pechino. «Sono cresciuta tanto quasi senza realizzare. Mi piace davvero tutto di questa nuova vita. Sono contenta perché ho l’occasione per poter vedere posti dove non sono mai stata. E’ bello stare nella nazionale, mi trovo molto bene nel gruppo della staffetta». A Pechino avrà anche un compito in più, mettere a frutto i suoi studi nella lingua cinese (frequenta Mediazione Interculturale alla Bicocca di Milano). Le toccherà fare da interprete per i compagni di squadra?

La Cina sembra quasi scritta nel suo destino: da Muggiò a Pechino in una sola stagione, da 23.98 a 23.30 nei 200 metri in dodici mesi. Sarà stato l’effetto Cina? «Il merito è tutto di Marco La Rosa, il mio allenatore. Sono molto stupita, non pensavamo in un così grande miglioramento. Noi credevamo di poter arrivare a 23.50, invece è andata ancora meglio». Giulia da Allieva era stata capace di correre in un ottimo 24.46, poi però si era un po’ persa per via di un infortunio al bicipite. Incredibile quanto fatto da coach La Rosa in sole due stagioni, quando l’ex allenatrice di Giulia, Laura Monzani, l’ha affidata alle sue cure dopo un nuovo problema al bicipite. «Marco è molto bravo nel recupero degli atleti infortunati, per questo Laura mi ha portata da lui. Lui mi ha dato subito fiducia e mi ha dedicato tantissimo tempo: tutto il nostro lavoro è studiato nei dettagli. Sono rimasta sconvolta, mi ha aperto un nuovo mondo. E’ una persona molto positiva con tutti. Ora sono molto più rilassata negli allenamenti, merito anche del bel gruppo che segue».

Brava Giulia e bravo Marco allora, nuova coppia d’oro della velocità milanese. La staffetta 4x100 è in programma sabato 29 agosto: alle 6 di mattina ora italiana le batterie, alle 14.50 l’eventuale finale.  

DAVI.VIGA.