Camminare fa dimagrire, ma ad alcune condizioni. E’ questo quanto emerso da uno studio condotto su 30 ragazzi con un soprappeso da lieve a grave e realizzato dal Dipartimento di Pediatria dell’Università di Verona. Secondo i risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista americana Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, l’andatura sciogli grassi per eccellenza è 4 chilometri orari.
A questo risultato i ricercatori cercando di verificare il rapporto esistente tra diverse velocità e relativo consumo di deposito di grassi. In pratica è stato misurato il quoziente respiratorio, ossia il rapporto tra l’ossigeno consumato - direttamente riconducibile alla quota di energia utilizzata - e l’anidride carbonica prodotta dall’organismo.
Secondo Claudio Maffeis, docente di Clinica Pediatra all’Università di Verona e responsabile dello studio, è stato possibile appurare che andando a 4 km/h il 40% delle calorie bruciate deriva dai grassi, mentre aumentando la velocità tale percentuale si riduce sensibilmente. Chi cammina più velocemente dunque, non dimagrisce di più, come normalmente si pensa. Secondo lo studio dell’Università di Verona, infatti, camminando alla velocità di 6 km/h, ad esempio, il consumo di grassi si dimezza scendendo al 20%. Ciò dimostrerebbe che la fonte di energia utilizzata cambia in maniera significativa a seconda degli sforzi.
Pertanto, maggiore è lo sforzo maggiore è l’utilizzo di carboidrati, mentre diminuendo l’intensità dello sforzo fisico, l’organismo preferisce come fonte energetica i depositi adiposi.