Cinquant'anni e non sentirli. D'altra parte, chi corre da 50 anni non può che essere sempre giovane. E' tempo di festa per il Road Runners Club Milano, il gruppo che ha "inventato" la corsa su strada a Milano. Domenica 10 ottobre il fondatore e unico presidente da sempre Isolano Motta ha ricevuto la Quercia al merito atletico di I Grado, mentre sabato 16 ottobre la società ha festeggiato l'anniversario con un evento speciale all’Hotel Enterprise a Milano.
Per conoscere la storia del gruppo proponiamo (per gentile concessione della rivista Correre) l’articolo scritto da Walter Brambilla, socio del Road Runners Club Milano dalla fondazione. E tanti auguri!
Milano dicembre 1971, in un negozio di articoli sportivi di Via Canonica, 23, due passi dall’Arena Civica, tre appassionati di atletica fondarono un club in stile anglosassone, mutuando il nome da quello analogo di New York dove il primo vagito di maratone aperte a tutti si era udito. Da allora sono trascorsi 50 anni, non uno scherzo e il Club è ancora saldamente, sulla cresta dell’onda, con ovvie distinzioni da dove tutto era partito.
Nella sede, ancora oggi fulcro di presenze, diradatesi nel corso degli anni con l’avvento dei “social”, si sono formate parecchie persone che nel mondo dell’atletica, della corsa lunga hanno in seguito trovato la loro esatta collocazione. Si va da giornalisti, divenuti direttori di testate specializzate, fotografi, cronometristi, dirigenti di varie società, taluni ora a capo di sodalizi di importanza nazionale. Dalle costole del Road Runners Club Milano sono nate altre società di atletica che stanno avendo o hanno avuto, spazi a livelli ragionali o nazionali.
Iscritti al Road Runners Club Milano nomi di un certo prestigio, in questo campo, poi ci sono le iniziative, tante, se non tantissime. Intanto occorre ricordare che il Club organizzò per primo una trasferta in pullman per prendere parte alla Maratona di Neuf Brisach (Colmar), nord della Francia. Il fiore all’occhiello del club meneghino resta però la spedizione a New York (la prima delle due ufficiali) nel 1980 con 125 persone a bordo di un Boing dell’Alitalia che per l’occasione servi il “pasto del maratoneta”.
Per ciò che concerne le maratone Road Runners Club Milano ideò la prima Maratona Test d’Inverno il 6 gennaio. Si correva all’interno del Parco di Monza con traguardi intermedi, ai 10, 20, 30 km, iniziativa che venne ripetuta sino all’inizio degli anni Novanta, spostandosi lungo il calendario invernale e ospitando i grandi protagonisti di allora.
La mitica Pro Patria guidata da Giorgio Rondelli si schierò più volte a Monza con i vari Marco Marchei (3 volte vincitore), poi i vari Gabriele Barbaro e Giuseppe Gerbi, quando diventò mezza maratona i vari Alberto Cova, che fu vincitore e sconfitto in volata, Francesco Panetta con tanto di record italiano della “mezza” con 1h01’48” ai danni dell’allora primatista mondiale di maratona Steve Jones.
Il Road Runners Club Milano oltre alle maratone aperte a tutti (tempo max 4 ore), lanciò pure la 24 x 1ora. L’arena di Milano il suo teatro di battaglia, da sabato a domenica, ultimo colpo di pistola alle 12 in punto per dire stop. Tra le fila del Road Runners Club Milano uscì anche la prima campionessa italiana di maratona, Maria Pia D’Orlando che mosse i primi passi, proprio nel club di Via Canonica. Sin dalle prime mosse il club istituì anche le “Tutti in pista”, per neofiti su distanze dei 3 mila ai 10 mila.
Il mondo dei master trovò il suo primo sbocco nella sede milanese per alcuni mesi. Tavole rotonde, ospiti di riguardo: da Ambrogio Fogar, ai neozelandesi padroni del mezzofondo, da keniani ad Alberto Cova, fino a Stefano Baldini. Con il trascorrere degli anni il Club si apre al triathlon e poi anche al ciclismo, arriva a contare sino a 1000 associati. L’ideazione dell’house organ “Runner’s Post” altra chicca nata dopo la trasferta yankee, che ancora resiste su carta patinata, nonostante il sito web, facebook e instagram. La pandemia ha purtroppo assottigliato le fila del club che si batte, ora su parecchi fronti nel campo dello sport a 360 gradi. Il numero è diminuito, si contano circa 700 associati, con una discreta rappresentanza femminile, anche nel Consiglio Direttivo.
Il presidente sin dalle prime ore: Isolano Motta, unico e immarcescibile reggitore delle fila, in grado di reggere il timone anche durante i tifoni: scissioni, che nel corso degli anni sono avvenute. Il club da atti risulta fondato a dicembre del 1971, i soci festeggeranno sabato 16 ottobre. In anticipo, come lo sono sempre stati!