Sono disponibili i risultati della 1° prova del Gran Premio Fidal Milano 2014 che si è svolta domenica 6 aprile 2014 a Cornate d'Adda.
1° tappa del Gran Premio Fidal Milano 2014 e subito stagione che inizia pimpante, sia nei risultati che nei numeri. A Cornate d'Adda c'è un gran bel movimento di atleti per la giornata che ha visto impegnate le categorie Ragazzi/e e Cadetti/e, con tanti atleti in pista soprattutto nella velocità. I 60 Ragazze hanno registrato al via ben 11 serie, così come per gli 80 Cadette, mentre nel lungo Ragazze le concorrenti sono state 49. Più affollamento nelle gare femminili così come i migliori risultati, arrivati tutti da Ragazze e Cadette, qualcuna già in buona forma nonostante la stagione sia davvero appena agli inizi.
Nella velocità ha brillato soprattutto la cadetta Arianna De Masi (Atletica Meneghina), autrice di una bella doppietta negli 80 mt (10.40) e nei 300 (43.28), entrambi pb (nei 300 aveva 45.06!), Susanna Marsigliani (Atletica Muggiò), al primo anno della categoria Ragazze, ha fatto vedere subito un più che valido 3:18.18 nei 1000 mt, regolando la buona concorrenza di Irene Checchi (Sportiva Metanopoli) e Debora Bono (Atletica Riccardi). Nei concorsi un triplo lusinghiero per la cadetta Giulia Ramella (Fanfulla Lodigiana) che demolisce il suo pb con 10.57. Quando non fa i suoi primati personali rischia quasi di passare inosservata, ma anche a Cornate d'Adda Sydney Giampietro (Sportiva Metanopoli) ha stampato due gran bei lanci da oltre 1000 punti tabellari: 38.12 nel disco e 15.10 nel peso.
A livello maschile, tra i Ragazzi si mette in luce Martino Bertocchi (Atletica Punto It) nel vortex con 56.22 mt mentre tra i Cadetti la miglior prestazione è di Riccardo Serra (Pro Patria Arc Busto) che ha vinto i 2000 in 6:20.32. Buone cose si sono viste nelle staffette 4x100, con prestazioni di ottimo livello che testimoniano di come le società siano già al lavoro per il campionato provinciale, in programma domenica 27 aprile a Novate Milanese.
Il podio dei 300 cad. con De Masi, Puglisi e Rossi (foto di Stefano Auletta)