Milano come se piovesse nello scorso week end di gare, con il calendario che gira a pieno regime e che, tra cross e indoor, ci ha portati da Arcisate a Padova, passando per Saronno.
Fermo il "nostro" Cross per Tutti, domenica 18 gennaio nella varesina Arcisate si è svolta la prima prova valida per i Campionati di Società. Salutiamo con grande entusiasmo la doppietta milanese nelle due prove degli Assoluti, con la Promessa della Riccardi Iliass Aouani che stacca tutti di un centinaio di metri e fa sua la prova sui 10 km. Una buona partenza di stagione per il già Campione Italiano junior dei 5000. Il secondo oro assoluto arriva dalla più esperta Elisa Cova (Pro Patria Cus Milano), al traguardo dopo 7 km passati a scavare un fossato tra sé e le avversarie (alla fine oltre un minuto il suo vantaggio). Tra gli juniores vince ancora la Riccardi grazie a Mustapha El Haouari che porta così a tre i trionfi milanesi in una delle giornate più importanti del calendario invernale.
Spostandoci al chiuso, sabato 17 gennaio a Saronno ci siamo lucidati le pupille con le belle volate sugli ostacoli di due grandi promesse milanesi under 18, ovvero il tandem targato Pro Sesto Atletica che risponde al nome di Ilaria Verderio e Marco Bigoni. L'allieva di Paolo Prestipino vince tra le Allieve i 60 hs in 8.64, tempo che è il 4° all time di categoria (comanda Silvia Zuin con 8.52): avrà mica nel mirino anche questo primato? Inizia invece la sua scalata nell'all time di categoria Marco Bigoni. Dopo i fuochi d'artificio sparati da Cadetto e dopo essersi scoperto velocissimo sui 200 l'anno scorso (22.04), al Paladozio l'atleta di Alberto Marabini corre i suoi 60 hs in 8.02 e si insedia al 6° posto della top ten Allievi, al pari di un certo Lorenzo Perini. La stagione sugli ostacoli si prospetta quanto meno allettante.
Il colpo del week end arriva però domenica 18 da Padova, dove un altro Allievo della classe di ferro 1998 (la stessa di Bigoni e della Verderio) arriva a fare il solletico alla MPI dei 400 indoor. Lui è Vladimir Aceti, maglia Vis Nova Giussano (nella foto sopra), nome non del tutto nuovo ma che in soli sette giorni è stato capace di cose eccelse nel doppio giro al coperto. Se domenica 11 gennaio, sempre a Padova, aveva corso un probante 49.98 partendo dalla prima corsia, stavolta l'atleta di Alessandro Simonelli parte dalla terza corsia, pennella curve e rettilinei come un veterano e ferma il cronometro a 49.08, ovvero due centesimi in più del primato di Michele Tricca. Per un atleta che aveva messo il naso sotto i 50 solo ai Campionati regionali dello scorso settembre a Lodi (49.65) il progresso è davvero notevole.
«Io sapevo che poteva valere un tempo del genere, però bisogna farlo» spiega saggiamente il suo tecnico Simonelli. Percorso lungo quelli di Vladimir, nonostante la giovane età. Due anni fa, da cadetto, fu il migliore della stagione nei 300 metri con 35.99, grandissimo tempo arrivato quasi per caso. «Dopo aver mancato di pochissimo il minimo sui 1000 metri quell'anno, decidemmo di fare altro». Quell'altro fu, in poche settimane, il titolo regionale nei 300, l'argento agli italiani e la mpi del 2013. Con il passaggio da allievo, Vladimir esordisce indoor con 50.46 nei 400, poi litiga con la distanza per tutta la stagione fino all'exploit autunnale.
Simonelli sfoggia però una serafica pacatezza da far invidia. «Secondo me è un 800ista, c'è ancora molto da lavorare». L'ex tecnico di Sara Galimberti ne è così convinto che il ragazzo si prepara come un mezzofondista veloce (l'anno scorso corse comunque in 1.57 e spicci), con tanta velocità, niente lattacidi e qualche lungo in compagnia del compagno di squadra Riccardo Mugnosso, vincitore dell'ultimo Campaccio junior. Senza fretta, il ragazzo crescerà. Il segreto del progresso di quest'anno sta, secondo coach Simonelli, nell'attività di palestra. Nonostante la natura abbia dotato questo ragazzo di 16 anni (ne compirà 17 a ottobre) di un fisico fatto per la corsa, la forza è ancora la sua parte più debole. «Tanta palla medica, addominali, pliometria e swiss ball. Ci divertiamo tanto in palestra, Vladimir fa gare di pliometria col fratello Alexander (altro 400ista junior di buon livello), e intanto si rinforza perchè prima, sopra, non c'era proprio niente».
Sotto però c'è davvero tanto su cui costruire un talento che fin da piccolo «sembrava uno con potenzialità, ma non a questo livello». I piedi sembrano essere l'arma migliore di Vladimir, due acceleratori che gli permettono cambi di ritmo anche negli spazi angusti delle corsie indoor. «La chiave della gara di Padova, quella del quasi primato, è nell'ultima curva. Nel video che ho girato si vedono bene i piedi che spingono e vincono la forza centrifuga». Teniamoceli stretti questi piedi. Intanto domenica prossima Aceti torna in gara nuovamente, sugli 800 però. Meglio accantonare per un po' la gara che potrebbe innestare una affannosa e non necessaria rincorsa al record, meglio percorrere strade nuove per scoprire dove meglio possono esprimersi i piedi di Vladimir. «Poi vediamo che succede» è il mantra di Alessandro Simonelli. Restiamo alla finestra anche noi, insieme a lui.
DAVI.VIGA.