MARIO LAMBRUGHI CAMPIONE ITALIANO DEI 400 HS. ACETI E JEMAI D'ARGENTO

mario lambrughi padova

Tre giorni di intense gare (venerdì 28 - domenica 30 agosto) allo Stadio Colbachini di Padova, e l'atletica milanese (per nascita o per maglia) torna a casa dai Campionati Italiani Assoluti 2020 con un bottino di 12 medaglie: 1 oro, 5 argenti e 6 bronzi.

Copertina meritatissima per Mario Lambrughi (Atletica Riccardi, foto Colombo/Fidal), che finalmente conquista il suo primo titolo italiano. Il nuovo re dei 400 hs non ha sbagliato nulla nella finale di domenica, con una gara impeccabile che però, a suo dire, non lo ripaga a livello cronometrico: 49.84. Poco male. In una stagione complessa come questa, per il brianzolo di Biassono era importante non sbagliare la gara più importante dell'anno. Dietro "super Mario" finisce terzo l'abruzzese Leonardo Puca, da quest'anno in maglia CUS Pro Patria Milano.

Nei 400 metri il giussanese Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) non riesce a contenere l'arrembante finale dell'ex fanfullino Edoardo Scotti (Carabinieri) e deve sorridere per un buon secondo posto in 46.49. Molto bene invece lo junior Francesco Rossi (Geas), che dopo una splendida batteria (47.59 PB) finisce 6° in 47.72: un buon battesimo tra i grandi. Davanti a lui arriva 5° Mattia Casarico (CUS Pro Patria Milano) con 47.70.

Si conferma tra le migliori, ma la vittoria era 40 cm più avanti. Nel giavellotto la sangiorgese Sara Jemai (Esercito) è seconda con 55.14.

Nessuna vittoria ma tre secondi posti nelle staffette. Le ragazze del CUS Pro Patria Milano (3:35.06) ci provano fino all'ultimo a tenere dietro la 4x400 della corazzata Esercito. Per Ilaria Burattin e Serena, Virginia e Alexandra Troiani il sorpasso-beffa arriva a 10 metri dal traguardo: peccato. Quarta finisce la Bracco Atletica. Seconda piazza con meno sussulti per la 4x400 della Atletica Riccardi (Di Nunno, Romani, Cerrato, Lambrughi) in 3:13.39, davanti a CUS Pro Patria Milano e Pro Sesto Atletica. Nella 4x100 la Bracco Atletica (Iezzi, Aquilino, Spadotto Scott, Maffioletti) segna 46.05, oltre mezzo secondo alle spalle dell'Atletica Brescia 1950.

Sugli ostacoli tiene botta il gruppo di Giorgio Ripamonti. Linda Guizzetti (CUS Pro Patria Milano) è terza nei 100hs con 13.35, confermando il salto di qualità fatto nella stagione. Linda Olivieri (Fiamme Oro) salva un'annata non brillante mettendosi al collo il bronzo nei 400hs con 57.60. Negli 800 metri il brianzolo Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia) salva il podio dopo un rettilineo finale tutto in salita. Puntava al successo, ma con 1:48.60 si conferma tra i top italiani della specialità. Spiragli di luce per la milanese Sydney Giampietro (Fiamme Gialle), che pur in non perfette condizioni fisiche getta il peso a 15.68, il suo miglior lancio degli ultimi due anni. Buono per il terzo posto. 

Piuttosto ricca anche la collezione delle medaglie "di legno", i quarti posti che per qualcuno è stato una sorpresa, ma per altri una condanna. Festeggia sicuramente Frank Brice Koua (CUS Pro Patria Milano), che perde il podio ma guadagna il record italiano juniores dei 110 con l'ostacolo assoluto (1.06). L'atleta di Fiorella Colombo "sfonda" per la prima volta nella categoria il muro dei 14 segnado 13.95. Felice per il 4° posto anche Valentino Arrigoni (NA Astro), finalmente tornato sano e al suo decathlon, chiuso con il personale di 6829 pt. 

Bene ma non benissimo per Simone Tanzilli (Riccardi) che nei 100 chiude in 10.46: bene per uno specialista nei 200, peccato per la medaglia mancata in una finale priva di Tortu e Lai. Teresa Maria Rossi (Geas) sale fino a 1.79, e condivide il piazzamento con Serena Capponcelli e Desiree Rossit. Certamente poco soddisfatte le gemelle Troiani. Serena negli 800 non gestisce al meglio la gara e chiude in 2:05.89, mentre Virginia nei 400 è ancora lontana dal suo top stagionale e con 53.62 resta fuori da un podio dove non avrebbe certo sfigurato.

Piuttosto opaco il neo carabiniere Mattia Donola, che in finale nei 200 non va oltre 21.35. Nel giavellotto prova lontana dai suoi standard anche per Luisa Sinigaglia (Bracco), che si ferma a 53.63, distante 5 metri dai suoi lanci invernali.

Nel novero degli altri finalista, spicca il primato di Paolo Vailati (Fanfulla), che lancia il peso a 17.05 nella gara dove Leonardo Fabbri ha raggiunto i 21.99, chiudendo al 7° posto. Nel lancio del disco, molto bene anche la junior Gaia N'diaye (CUS Pro Patria Milano), che non solo conquista la finale, ma chiude 8° aggiungendo un paio di metri al primato personale (45.60). Nel martello Alessia Beneduce (Bracco) è 5° con 45.60, Simona Previtali (US Atletica Vedano) 10° con 51.81. Delusione per Roberto Bertolini (Fiamme Oro) nel giavellotto. Il milanese non trova il feeling con la pedana bagnata e si ferma a un modesto 66.35 che gli vale il 7° posto. Stesso piazzamento per Erica Monfardini (Bracco) nell'eptathlon con 4530 pt e per Andrea Romani (Riccardi) negli 800 metri (1:50.45).

Rallentato da un infortunio dopo il tricolore indoor, Edoardo Accetta (Atl. Virtus CR Lucca) finisce 6° nel triplo con 15.97. Ancora nei lanci, chiudono in 12° posizione Danielle Madam (Bracco) nel peso (12.94) e Fabio Vian (Forti e Liberi Monza) nel disco (46.76).

DAVI.VIGA.

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