Domenica 8 dicembre una pattuglia di 5 atleti milanesi ha calcato i prati di Lisbona con indosso la maglia azzurra, impegnati nei 26° Campionati Europei di Corsa campestre. Come è stata la loro gara? Al di là del piazzamento nudo e crudo, ogni nazionale porta con sé emozioni e pensieri che spesso necessitano più tempo del necessario per diventare parole. Per fortuna oggi ci sono i social e diventa più facile, anche a qualche giorno di distanza, sapere dai nostri atleti "come sono andati i Campionati Europei"? Ecco le loro risposte, direttamente dai profili Instagram.
Silvia Oggioni (Pro Sesto): gara Senior, prima maglia azzurra assoluta ma ritiratasi per un problema muscolare.
"Più di una delusione, non solo un boccone amaro, ma una sberla in pieno volto. Può non essere semplice superare i falsi drammi che ci si presentano, può non essere semplice accettare di partire da un punto più basso. Può non essere semplice ricominciare da zero e soprattutto non è semplice non dare scontato che ce la farai, e in fretta. Perché dopo un periodo positivo tutti pensiamo di essere forti, soprattutto quando i ricordi sono ancora freschi. Ma non puoi dire di essere forte davvero se non hai imparato a soffrire.
Bisogna aspettare, cadere, alzarsi, levarsi la terra di dosso e ripartire. Bisogna accettare di cadere e non arrivare in maniera trionfale al traguardo (o non arrivarci proprio), ma sporco di terra, brutto, inguardabile, finito.
Proprio finito. Perché è così che ti senti a volte quando non riesci a dare quello che vuoi, quando la frustrazione offusca la motivazione per andare avanti. Quella motivazione, se rimane, deve rinascere piano piano!
Quella è la vera forza. La vera forza, ho capito che non è riprendersi in fretta... chi riesce a riprendersi in fretta è perché non ha sofferto davvero. Chi riesce al primo colpo, è perché non si trova davvero davanti ad una sfida, non sta combattendo davvero con sè stesso. Ed è vincere contro se stessi la battaglia più dura di tutte. Ed é quella che voglio tornare a vincere. Perché con una sberla, o ti ribalti o ti svegli. Spero di fare la scelta giusta.
Aver fatto parte di questa grande squadra è stato un grande stimolo e una grande possibilità che purtroppo non ho saputo sfruttare, ma non finisce qua".
Luca Alfieri (PBM Bovisio), alla sua terza partecipazione nella gara junior, chiude in 19° posizione, migliore degli italiani. "Il fatto che fosse la mia ultima gara under 20 e che mi fossi ripreso dopo un lungo infortunio non sono bastati a fare ciò che veramente avrei voluto, complici anche una partenza difficile e una caduta (ormai immancabile per me). Chiudo questo 2019 con un buon diciannovesimo posto ai campionati europei di cross e con la voglia di puntare sempre più in alto!"
Debutto in maglia azzurra nel cross invece per l'altra junior Laura Pellicoro (Bracco Atletica). La besanese ha chiuso in 49° posizione ma ha poi festeggiato il secondo posto nella classifica a squadre. "Argento europeo di squadra under 20! Ci abbiamo creduto dal primo metro, abbiamo lottato fino all’ultimo e anche se quella medaglia che desideravamo non è arrivata, è stata egualmente una vittoria. Grazie ragazze".
Due i milanesi in gara tra gli under 23, entrambi alla seconda esperienza.
Per Riccardo Mugnosso (DK Run) la soddisfazione del 30° posto individuale e di un inaspettato argento nella classifica a squadre. Poche ma entusiaste parole, quelle del brianzolo: "What a team! Silver medal in the U23 race at the European cross country championship. #grazieragazzi"
Esperienza positiva anche per la milanese Micol Majori (Pro Sesto), 43° al traguardo. "Questi campionati europei mi hanno dato la consapevolezza di voler lavorare ancora di più per riuscire a dire la mia anche su gare così lunghe ma mi hanno motivata tanto in vista della stagione indoor. Ho dato il massimo fino alla fine, e nonostante sia stata una gara molto faticosa mi sono divertita tantissimo. È stato un onore far parte di questa meravigliosa squadra".
DAVI.VIGA.