MARIO SCAPINI, IL NUOVO AVVERSARIO E' UN TUMORE

scapini_milanoNon è stato davvero un buon giorno, questo, per gli appassionati di atletica. Il risveglio a base di caffè e Gazzetta dello Sport ha rovinato la giornata di tanti. D'altronde non può essere che così quando a pagina 35 ti imbatti in un pezzo dell'ottimo Andrea Buongiovanni, in una bella foto di Mario Scapini in piena azione con la maglia della nazionale, ma in un titolo che suona scuro e funereo: «Scapini, la gara più dura contro il tumore». Segue un'intervista shock in cui il talentuoso ottocentista milanese, campione Europeo Junior nel 2007, racconta la sua coraggiosa battaglia contro un linfoma alle pareti dello stomaco. La notizia era nota nell'ambiente a lui più vicino ma Scapini ha deciso ora di renderla pubblica. Il racconto degli ultimi mesi chiarisce anche il suo progressivo ritiro dalle gare dopo il pb fatto al Golden Gala di Roma, quell'1'46"95 che gli aveva aperto le strade dei Campionati Europei e la possibilità di credere nel minimo olimpico. Dal 9 giugno (si legge nell'articolo sulla rosa) iniziano invece dei dolori allo stomaco e alla schiena che non accennano a passare, si fanno sempre più insopportabili finché, abbandonato il sogno olimpico, una sera di fine luglio Mario si fa portare al pronto soccorso del San Raffaele di Milano. I medici non lesinano esami e indagini sul male del 23enne finché la dignosi è di quelle che gelano il sangue: linfoma. Il 10 agosto si sottopone alla prima di dodici chemioterapie: l'ultima sarà alla fine di questo mese. Il tumore è curabile, per fortuna, e Mario ci sta mettendo del suo per riprendersi al meglio. Ha perso dieci chili ma è già tornato a far visita al Campo XXV Aprile, dove si è sempre allenato, per rivivere quelle emozioni che solo la corsa gli sa regalare. Vuole tornare a correre, a qualsiasi livello ma ad ogni costo. Per ora esce a camminare ogni giorno e sta per iniziare a dedicarsi alla sua tesi in ingegneria meccanica. Tornerà, tornerà, e qualunque cosa farà sarà ancora più campione di prima. Noi siamo qui che lo aspettiamo, a braccia aperte. Dalla presidente Sabrina Fraccaroli e da tutto il Comitato provinciale viene il più grande e sentito «forza Mario!».