La cronaca di quanto successo prima, durante e dopo la Deejay TEN 2014 (manifestazione regionale di corsa su strada del 5 ottobre 2014 a Milano) è ormai a tutti nota.
Nell'amore del rispetto delle regole che insegnamo e ribadiamo tutti giorni ai nostri Atleti, siamo disgustati dal comportamento di chi, delle regole, dovrebbe farsi paladino e invece le calpesta. Nella fattispecie, i tesserati e i responsabili delle Società Militari che hanno infranto le regole sono stati addirittura giustificati dai vertici Federali (doc), contrariamente a quanto recita l’art. 21 comma 2 del REGOLAMENTO ORGANICO FIDAL:
"…omissis…
Art. 21 – DOVERI DEGLI ATLETI
...omissis...
2. Chiunque abbia notizia di violazioni regolamentari poste in essere da parte di atleti, ivi compresa la partecipazione alle gare con tesseramento irregolare o a gare non approvate dalla Federazione dovrà darne notizia alla Procura Federale".
Va anche detto che l’esempio malsano parte dagli organizzatori che, tra l’altro, si fanno beffe di tutti regolamenti inserendo gare “non competitive” che sono invece competitive, camuffate con i soliti trucchetti dell’arrivo in ordine alfabetico e quant’altro. Il tutto per non rimborsare la Tassa Atleta che servirebbe a finanziare l’attività giovanile dell’Atletica Leggera. Sì l’Atletica Leggera, quella vera!
Cambierà qualcosa? Non cambierà nulla! Queste cose le abbiamo già scritte nel 1982 a proposito delle prime corse su strada. Se avete voglia di leggere: Energia nov-dic 82.
Piero Perego
Fiduciario Tecnico FIDAL MILANO