Belgrado mon amour. La primavera è nell'aria e così anche l'amore per le gare indoor, che se vanno salutando di lontano. Un primo piano che si allarga poco prima di veder scendere quella lacrima che suggella non la fine, ma l'arrivederci tra due amanti costretti a separarsi. Mentre sotto il fiume scorre. E' questa la scena finale dell'ultimo episodio, pardon numero (45) di Trekkenfild, pillola giornalistica coadiuvante nella digestione della nostra amata-odiata atletica. Il soggetto d'amore è Belgrado e i suoi Campionati Europei Indoor, che i due co-autori direttori Walter Brambilla e Daniele Perboni ci e si raccontano da due diversi punti di vista: quello di chi era dentro alla Kombank Arena (Brambilla) e di chi era davanti alla tv nel sud della Lombardia (Perboni). Volete sapere i risultati delle gare? No, perché già li sapete. Qui leggerete e respirete l'aria dell'Arena di Belgrado, oppure vi identificherete nella vita stressante dell'appassionato di atletica davanti alla tv, contro tutto e tutti.
Altro? Sì, ce l'abbiamo. Il bilancio azzurro finale della trasferta slava e una disamina su perché e per come oggi non si parla e non si legge più di atletica, almeno non oltre a quello che scrivono e raccontano gli addetti (spesso sedicenti) stampa.
Da leggere e da meditare (basta cliccare sull'immagine della copertina qui sotto).