TREKKENFILD N.38: NUBI FUNESTE OSCURANO LE PISTE ITALIANE, L'ATLETICA SENZA SCAMPO DEL DOPO RIO

E arrivò anche settembre, con addosso ancora i bollori dell'estate ma sopra la testa le avvisaglie dei primi rigori dell'inverno. E' questo l'umore del nuovo numero (e siamo a quota 38) di Trekkenfild, pillola giornalistica coadiuvante nella digestione della nostra amata-odiata atletica. L'estate addosso è quella dei Giochi Olimpici di Rio, l'uggioso autunno è quel che accadrà alla nostra atletica uscita sconvolta dalla pista brasiliana. A tirar le fila del prima e dopo ci pensano i due direttori-autori Walter Brambilla e Daniele Perboni. Stavolta è Perboni a suonare la grancassa dando vita a un dialogo intriso del più cosmico pessimismo leopardiano sullo stato attuale del sistema atletica italiano. Andata e ritorno da Rio anche per gli autorevoli interventi di Fabio Monti (ex Corriere della Sera) e Gianfranco Colasante (già segretario CONI), poco inclini alle blande parole nei loro ritratti. Pillole da Rio per gentile concessione di Claudio Colombo e del Corriere della Sera. Brambilla parte da lontano per capire come siamo giunti a questo punto, poi è il tempo di chiudere con l'atteso momento elettorale. I trekkens si candidano o no? E per quale carica? La concorrenza è molta: facciamo l'appello sui presenti. 

Da leggere e da meditare (basta cliccare sull'immagine della copertina qui sotto).

Trekkenfild N38 2016settembre