SALI, SODIO E CAFFEINA: ATTENZIONE A COSA BEVE UN ATLETA

bottiglia

Corri, ma sai cosa bevi? Andar di corsa vuol dire sudare forte, con il conseguente dispendio di sali minerali. E qui ci vengono in aiuto le bevande per sportivi, con il loro carico di sali. Ma quali? Se lo sono chiesti quelli di Altroconsumo, che nel loro periodico Test Salute (n.122/2016) si sono presi la briga di analizzare il contenuto delle bevande sportive più diffuse. Si scopre così che accanto ad elevati contenuti di potassio, magnesio e calcio, più utili a livello energetico, c’è invece un’estrema scarsità di sodio (Na), cioè dell’unico sale minerale che viene disperso attraverso il sudore.

Ogni litro di sudore disperde circa 3 grammi di sale, ovvero 1200mg di sodio. Le bevande in commercio presentano un contenuto per bottiglia che varia da 237 mg di sodio a 340, quantità largamente insufficiente secondo la rivista. Il consiglio? Fatevi la vostra bevanda in casa. Sciogliete 3 grammi di sale in un litro di acqua, e per migliorare il gusto aggiungete succo di arancia o di limone.

Tra chi corre o fa sport va molto forte anche il consumo di bevande energetiche, che nulla hanno a che fare con il reintegro dei sali minerali e si concentrano soprattutto sul contenuto di caffeina. Perché proprio la caffeina? Dall’altra parte dell’oceano se lo è chiesto la giornalista Rachel Bachman che sulle prestigiose pagine del The Wall Street Journal (26 luglio 2016) ha condotto un’inchiesta sul’uso (o abuso?) di caffeina tra gli sportivi. Il tutto nasce dalla decisione della Wada (l’Agenzia mondiale dell’antidoping), nel 2004, di eliminare la caffeina dalla lista delle sostanze proibite. Da lì è scaturito un profluvio di prodotti a base di caffeina perché, a ben guardare, non si tratta di una sostanza così “innocente”.

Diverse ricerche hanno dimostrato un miglioramento delle performance sportive nell’ordine dell’1-2%, e questo sia negli di lunga durata sia in quelli più “esplosivi”. Triatleti, ciclisti e vogatori hanno registrato i livelli più alti di uso di caffeina, mentre diversi studio realizzati dal medico spagnolo Juan Del Coso hanno registrato miglioramenti nelle performance nel basket, nel tennis, nella pallavolo e nel calcio.

Nell’atletica, l’800ista americano Nick Symmonds è testimonial di un chewing gum a base di caffeina, mentre la maratoneta americana Desiree Linden, settima alle Olimpiadi di Rio, ha tra i suoi sponsor un produttore di integratori di gel a base di caffeina.

Appurato che la caffeina non facilita la disidratazione, come contrariamente si ritiene, gli effetti collaterali riguardano disturbi intestinali, difficoltà nel sonno e nervosismo. Uno scambio alla pari? Un buono stato di salute resta sempre alla base di una buona performance sportiva.

DAVI.VIGA.