Olimpiadi a Londra, Europei a Helsinki, gli Junior a Barcellona e un mondiale in Italia. Può sembrare strano, ma un titolo iridato 2012 sarà assegnato anche nel belpaese. E' quello della 100 km, ultima mania degli ultramaratoneti che stanno convergendo in Brianza per conquistare l'iride che sarà assegnato, domenica 22 aprile, dalla "100 km di Seregno". Un'occasione prestigiosa e di riscatto sportivo per una città che da qualche tempo fa un po' a cazzotti con lo sport (hockey su pista fallito, calcio che minaccia il ritiro dalla serie D, una società di atletica pensionata dopo 40 anni...).
Quello seregnese sarà l'edizione 26 del mondiale, che assegnerà anche il titolo europeo, tutto sotto l'egida della Iuta, l'Associazione italiana di ultramaratona guidata da Gregorio Zucchinali, in collaborazione anche con la Fidal, che ha avuto nel suo consigliere Pierluigi Migliorini il referente nell'evento. Come il mondiale sia arrivato in Brianza è un piccolo miracolo dell'organizazzione sportiva, visto che la gara è stata "risorta" solamente quattro anni fa dal sindaco Giacinto Mariani e dal suo allora assessore allo sport Marco Cajani. Sembrava quasi un'operazione di vintage sportivo: una 100 km si corse in Brianza tra 1978 e il 1989, a sua volta erede della storica 100 km di marcia organizzata nella prima metà del secolo scorso dalla Gazzetta dello Sport e che a Seregno si svolse due volte, nel 1955 e nel 1959. E invece, eccoti il mondiale nel milanese, organizzato dal Comune e dal gruppo Marciacaratesi.
38 i paesi in gara, 528 iscritti, 219 i runners in gara per i titoli (144 uomini e 75 donne). L'Italia, sarà per la comodità di correre in casa, presenta al via ben 9 atleti per squadra. Gli uomini: Giorgio Calcaterra, Alberico Di Cecco, Marco Boffo, Antonio Armuzzi, Daniele Palladino, Marco D'Innocenti (i sei titolari della classifica a squadre), Francesco Caroni, Ivan Cudin e Paolo Bravi (le riserve). Le donne: Monica Casiraghi, Monica Carlin, Elena Simsig, Francesca Marin, Sonia Ceretto, Roberta Orsenigo (titolari), Lorena Di Vito, Maria Ilaria Fossati e Cristina Zantedeschi (riserve). Un particolare in bocca al lupo alle milanesi Orsenigo e Fossati del Road Runners Club e Di Vito del Cus Pro Patria. Qualche nome noto tra questi (Calcaterra e Casiraghi soprattutto), qualche ex atleta nazionale (Di Cecco e Armuzzi) e tanti valenti dopolavoristi 40enni che si allenano per 150-200 km la settimana. Favoriti gli italiani Calcaterra e Casiraghi, già campioni del mondo e già vincitori a Seregno (la Casiraghi qui cerca il poker), con Di Cecco e Armuzzi che vogliono insidiare il trono del tassista romano. Sarà un bello spettacolo sulle strade di Seregno, Cabiate, Carate Brianza, Verano Brianza e Giussano, un giro di 20 km da ripetere cinque volte. Contemporaneamente si svolgerà anche la 100 mondiale master, la 100 open e una mezza maratona, per un totale di 1069 atleti iscritti alla partenza (alle 8 la 100, alle 9 la mezza). Aperta a tutti, invece, una stracittadina non agonistica organizzata dal GS Avis Seregno.
Partenza e arrivo nel parco cittadino della Porada, piccolo polmone verde che da anni è diventato il centro preferito dei runner di Seregno e dintorni, gioiellino di strutture e servizi che ha messo ormai in ombra la vecchia pista dello stadio Ferruccio. Nella città che organizza il mondiale della 100 km c'è una pista buona neppure per un provinciale esordienti, visto che non è omologata Fidal da tanto è usurata. Contrasti dell'atletica d'oggi.