Chissà l'effetto che fa. Passare dalla sfida per una vittoria nel salto triplo alla sfida per vincere in un festival cinematografico. E' la sfida che ha cercato Edoardo Accetta, il campione italiano indoor di salto triplo. Mercoledì 11 novembre il saltatore milanese è stato finalista nella categoria paralimpica al 38° festival "Sport movies & tv" di Milano.
Tempi di Covid, quindi niente red carpet a Milano per il festival della Federazione Internazionale Cinema Televisione Sportivi, guidata dall'inossidabile prof. Franco Ascani. La serata si è svolta online, ma le emozioni non sono state virtuali.
"Non conoscevo questo festival, sto scoprendo ora l'ambiente del cinema" ha detto il triplista 26enne, in gara con il video "H.U.M.A.N.", il suo primo documentario sportivo. "Ero in lizza per il premio 'Riconoscimenti speciali'. Ovviamente non ho vinto, c'erano addirittura produzioni Rai". Però c'era anche lui, e non è davvero un fatto da poco.
Il suo documentario (qui il LINK Youtube, foto sotto un fotogramma) vede protagonista il monzese Simone Manigrasso, velocista azzurro paralimpico, argento mondiale nei 400 metri. In 46 minuti di video, l'atleta racconta al saltatore azzurro la sua nuova vita dopo l'incidente in moto che gli è costato il piede sinistro, intervallato da immagini di allenamenti e gare. Tra Bergamo, Milano e Sesto San Giovanni esce uno spaccato di vita sportiva che ha conquistato la giuria di "Sport Movies & tv".
"Da tre anni ho un vlog personale su Youtube, "Triple", dove sono arrivato a 50 puntate" ha spiegato Accetta. Per lui, un inizio da dilettante che però si è presto evoluto anche sotto il profilo tecnico, stimolato dall'esempio del celebre youtuber Casey Neistat. "Voglio rendere meno banale il banale. La passione per i video è nata quando ho iniziato a farli". Sperimentare e percorrere strade nuove, questo l'obiettivo dichiarato di Edoardo.
"L'atletica ha evidenti problemi di comunicazione. C'è un assoluto bisogno di trovare nuovi modi per raccontarsi. Io voglio uscire dai soliti schemi rivolti a chi già fa atletica. L'obiettivo è fare interessare anche altri al mio percorso".
L'esperienza dei video personali si è quindi "evoluta" in un nuovo discorso, il documentario. "E' stato il naturale proseguimento di quanto già fatto. Ho voluto spostare la narrazione da me stesso verso un altro. Voglio portare a galla altre storie del nostro sport".
Edoardo Accetta conosce bene Simone Manigrasso perché hanno condiviso spazi e allenamenti comuni. Da una amicizia è nata una produzione video. Percorso piuttosto faticoso, fatto tutto da solo con passione e dedizione. Sono occorsi circa 4 mesi di lavoro, un nuovo impegno subito dopo la laurea in Fisica. Il lavoro si è concluso proprio una settimana prima della vittoria agli Italiani Indoor di febbraio. Una bella coincidenza.
DAVI.VIGA.
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