CORONAVIRUS “FASE 2” - AGGIORNAMENTO: LINEE GUIDA SULL'ATTIVITA' SPORTIVA

sala arenaDal sito del Comitato Regionale FIDAL Lombardia riprendiamo le linee guida che ci auguriamo possano rispondere alle tante domande in merito all'attività delle società di atletica in questo difficile periodo di Covid-19. Per qualsiasi ulteriore delucidazione il dottor Andrea Boroni, consulente aministrativo-legale del Comitato Regionale FIDAL Lombardia, è a disposizione all'e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 388/4747194. - AGGIORNAMENTO


L’inizio della cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza sanitaria da Covid-19 è regolamentata dal  Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri N. 33 del 16 maggio 2020, dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 17 maggio 2020 e dall’Ordinanza di  Regione Lombardia n. 547 del 17 maggio 2020, cui si aggiungono le linee guida predisposte dal Ministero della Salute e dal Settore Medico Federale.

Dal 14 giugno per tutte le società e associazioni sportive è possibile riprendere la normale attività, sempre rispettando il divieto di assembramento ed il distanziamento sociale.

Per qualsiasi ulteriore delucidazione il dottor Andrea Boroni, consulente aministrativo-legale del Comitato Regionale FIDAL Lombardia, è a disposizione all'e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero di telefono 388/4747194.

POSSONO RIPRENDERE GLI ALLENAMENTI PER TUTTI GLI ATLETI?

Sì, gli allenamenti possono riprendere, anche per gli atleti non rientranti nella categoria degli atleti di interesse nazionale, sia maggiorenni che minorenni, tesserati FIDAL, ma con molta attenzione alle misure di sicurezza sanitaria previste dalle leggi vigenti. Per bambini e ragazzi sarà possibile riprendere l’attività a partire dal 15 giugno 2020, salvo diverse disposizioni di legge.

- È possibile fare attività sportiva nelle palestre e anche all’aperto e nei centri sportivi, pubblici o privati all’aperto, purché si rispetti il distanziamento sociale, che consiste nel tenere una distanza di almeno 2 metri tra ogni atleta.

- Non è obbligatorio l’uso della mascherina o di altra protezione individuale durante l’attività sportiva, tuttavia permane l’obbligo di indossare la mascherina al termine dello svolgimento dell’attività.

- L’attività può essere svolta in impianti e centri sportivi che siano praticabili (per questo chiedere al gestore). Si può svolgere attività singola/individuale oppure in piccoli gruppi composti ciascuno da quattro atleti al massimo più l’allenatore (es. un atleta con il proprio allenatore può allenarsi in pista; una squadra con il proprio allenatore può allenarsi in pista, ma solo suddividendo gli atleti in gruppi di 4 persone seguiti ciascuno da un tecnico). Tutti, atleti e istruttore, devono rispettare la distanza di 2 metri l’uno dall’altro durante lo svolgimento dell’allenamento.

- Per il salto in alto ed il salto con l’asta è necessario disporre un telo sopra il materasso di atterraggio prima di ogni salto. L’atleta atterrerà su questo telo e subito dopo lo sposterà per far posto all’atleta successivo che userà lo stesso tipo di accortezza.

  • Per l’allenamento in palestra:

- Facilitare e contingentare l’ingresso al fine di evitare assembramenti, individuando anche zone di attesa dove dovrà essere garantito il distanziamento di ciascun atleta ad almeno un metro dall’altro. Per l’attività a corpo libero contingentare gli atleti in numero di 4-5 persone più il tecnico, mantenendo sempre la distanza di due metri l’uno dall’altro.

- All’interno dei locali dovrà essere fatta rispettare la distanza di 2 metri tra i vari utenti durante attività che richiedono uno sforzo fisico.

- L’utilizzo di locali spogliatoio e docce dovrà essere garantito dalla distanza di un metro tra ogni atleta, anche regolamentando l’accesso a questi locali.

- Utilizzare calzature previste esclusivamente per la permanenza in questi locali.

- Il gestore dovrà garantire la disinfezione degli attrezzi e macchine dopo ogni singolo utilizzo da parte di ciascun utente.

- Il gestore deve garantire che i locali siano sempre adeguatamente arieggiati, riordinati e puliti in modo da garantirne la disinfezione.

PER I GESTORI DEGLI IMPIANTI/PALESTRE E I RESPONSABILI DELL’ATTIVITÀ

- All’ingresso nel impianto dovrà essere misurata la temperatura corporea con termometro a distanza, la quale non dovrà superare i 37,5°C.

- L’ingresso nell’impianto dovrà essere facilitato e contingentato al fine di evitare assembramenti.

- All’ingresso dell’impianto dovrà essere posto il dispenser con liquido disinfettante per le mani.

- Si raccomanda che l’accesso a fornitori e società di servizi (es. impresa di pulizie) sia consentito in orari differenti a quello di atleti e tecnici e che, possibilmente, siano individuati percorsi differenziati per il loro accesso all’impianto.

- Al termine dell’allenamento si dovrà fornire, agli atleti che ne fossero sprovvisti, le mascherine, obbligatorie al termine dello svolgimento dell’attività fisica.

- In caso di atleti che manifestassero durante l’allenamento i sintomi di infezione da Covid-19 o avessero una temperatura corporea uguale o superiore a 37.5°C, è necessario individuare una zona dell’impianto dove isolarli fino all’arrivo del personale medico.

- Si raccomanda che l’abbigliamento degli atleti non entri mai in contatto con quello degli altri atleti, né che vengano scambiate borracce o altri beni o strumenti personali.

- Si raccomanda di prevedere delle fasce d’orario tali da consentire ai vari gruppi di atleti di non incontrarsi mai durante il cambio turno.

- Si raccomanda di predisporre un sistema di accesso ed uscita dall’impianto a senso unico, così da non far mai incrociare gli atleti ed i tecnici tra loro in entrata ed in uscita.

SOGGETTI TITOLATI

- Possono accedere all’impianto i tecnici e gli atleti tesserati alla FIDAL.

- Gli atleti possono accedere all’impianto solo se in possesso di certificato medico sportivo valido e di autocertificazione FIDAL.

- L’autocertificazione va aggiornata ogni 14 giorni. Qualora una delle tre voci presente nell’autocertificazione risultasse positiva, il soggetto non potrà avere accesso all’impianto e dovrà contattare il settore medico federale.

- Per gli atleti con referto di positività al Covid-19 l’accesso agli impianti è consentito previa presentazione della documentazione circa l’effettuazione dei due tamponi, se entrambi negativi sarà necessaria, prima della ripresa degli allenamenti, la valutazione clinica del Medico Federale.

COMPITI DEL PRESIDENTE DI ASD/SSD E DEI TECNICI

- I presidenti di società non sono immuni da responsabilità nei confronti degli atleti e di terzi.

- È compito dei presidenti e del consiglio direttivo informare i propri atleti e tecnici circa le regole da rispettare per e nello svolgimento degli allenamenti nei campi/centri sportivi.

- Si dovranno rispettare le regole impartite dal gestore dell’impianto per lo svolgimento dell’attività sportiva in piena sicurezza.

- Al fine di garantire la sicurezza dei propri atleti e tecnici, nonché di terzi fruitori dell’impianto, il presidente, e con lui i dirigenti della squadra, dovrà mettere a disposizione dei propri atleti i moduli per l’autocertificazione e vigilare sulla loro puntuale e completa compilazione prima dello svolgimento degli allenamenti.

- Qualora dall’autocertificazione emergesse una situazione di contagio da COVID-19, il presidente dovrà tempestivamente darne comunicazione al gestore dell’impianto e al settore medico federale.

- Gli allenatori ed i tecnici dovranno coadiuvare il presidente ricordando agli atleti le regole da seguire sul campo durante gli allenamenti (es. obbligo mantenere la distanza di sicurezza durante l’allenamento e gli intervalli, obbligo di utilizzare la mascherina una volta terminato l’allenamento, fare in modo che l’abbigliamento degli atleti non entri mai in contatto con quello degli altri atleti,..) ed informandolo tempestivamente qualora si verifichino situazioni di rischio per la salute di atleti, tecnici e terzi durante lo svolgimento degli allenamenti (es. improvviso mutamento in peggio delle condizioni di salute di un atleta, intervento dei sanitari, ecc.).

Il Comitato Regionale FIDAL Lombardia

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