A poche ore dalla fine di questo anno 2016, è il momento delle ultime parole di Sabrina Fraccaroli come presidente di Fidal Milano. Ora il suo impegno si sposta a Roma, nel Consiglio nazionale. Prima del suo augurio di Buon Anno però, ripercorriamo insieme a lei i suoi 12 anni alla guida dell'atletica milanese.
Dopo i tanti auguri di Buon Anno fatti in questi anni, stavolta è proprio il caso di farli a te, visto il nuovo importante compito che avrai nei prossimi 4 anni, quello di Consigliere nazionale. Partiamo dall’inizio: quale motivo ti spinse 12 anni fa, Sabrina Fraccaroli, ad accettare l’invito a candidarti a presidente di Fidal Milano? Ci fu qualcuno in particolare che ti spronò?
Avevo fatto un primo mandato da consigliere provinciale e mi era piaciuto rimanere nel mondo dell’atletica. Avevo appena smesso di essere atleta e questa opportunità mi permetteva di esserci ancora anche se non direttamente in pista! Mi proposero poi la nuova avventura di presidente Franco Angelotti e Renato Tammaro ma ebbi il supporto di tutti.
Com’era il Comitato nel tuo primo mandato e come lo lasci oggi nel 2016?
Il primo mandato era il 2004, con internet alle porte. Ricordo che la prima iniziativa che prendemmo fu di non stampare più il calendario ma di metterlo online. Scelta che creò scompiglio, ma che ridusse i costi e permise di tenere aggiornata in tempo reale la situazione di variazioni e modifiche delle gare. La mia linea"politica" fu di dare più visibilità al nostro mondo in tutti i modi possibili, e così creammo il sito internet, le prime trasmissioni TV con Fabrizio Gulmini, gli incontri annuali con le società, maggiori rapporti con le istituzioni locali e siamo arrivati oggi agli oltre 1600 utenti di Facebook (senza ausili a pagamento!) alle 100 puntate di Atletika, ad un sito internet da cui partono notizie che vengono condivise di continuo, agli eventi in piazza come Milano in sport con oltre 5000 partecipanti in piazza del Duomo. Direi che sono soddisfatta!
Quali sono state le difficoltà maggiori nella gestione del Comitato Provinciale più grande d’Italia, che nel frattempo è continuato a crescere arrivando nel 2016 alla cifra di 19.600 tesserati e 172 società?
I rapporti con le istituzioni e gli enti, la gestione delle gare no stadia e la sempre più pesante gestione amministrativa ed economica del comitato, in termini di nuove leggi e regole da rispettare e mettere in pratica.
Facciamo un bilancio finale. Cosa ti ha soddisfatto del tuo operato e cosa invece ti rammarica non essere riuscita a concludere?
Soddisfatto è l'aver sostenuto il "marchio" FIDAL MILANO e aver preteso il rispetto che doveva avere visto i numeri che rappresenta e credo di esserci riuscita. Mi rammarica la gestione degli impianti.
La questione Arena purtroppo è una spina nel fianco per l’atletica italiana tutta, privata del suo impianto più bello. Davvero è impossibile avere una pista degna di questo nome prima del 2019?
Il problema dell'Arena è il problema dell'Italia dei furbetti. Cioè che per evitare che i soliti furbi si approfittino della situazione, le amministrazioni si burocratizzano e quindi si allungano i tempi a dismisura. Penso alla situazione terribile del XXV Aprile. Se un privato avesse voluto costruire un grattacielo con una pista sul tetto credo che avremmo già gareggiato su quella pista.
Dopo l’ultima tua elezione nel 2013 hai dichiarato subito che quello sarebbe stato il tuo ultimo mandato, un grande impegno che però hai mantenuto. Stavi già pensando a un salto “in avanti” o c’erano altre motivazioni?
Ritengo che due mandati siano più che sufficienti, altrimenti non si crea il ricambio e non si creano nuovi dirigenti. Il terzo mandato è stato un atto dovuto a chi mi ha sempre sostenuto, non volevo lasciare in mani non esperte. E poi mi piace alzare sempre l'asticella, pensavo ad un incarico ad livello più alto e ho maturato la scelta l'estate scorsa.
Ora è arrivato il momento di Paolo Galimberti, unico candidato per le elezioni che si svolgeranno sabato 14 gennaio 2017. E’ Paolo l’uomo giusto a succederti? Presentacelo.
Paolo è stato in consiglio con me da sempre. Sa come gira la "macchina" federale, ci sono ottimi consiglieri e penso che potranno fare bene e meglio!
Quali ritieni siano i punti da affrontare e risolvere per primi nel Comitato milanese?
Dipende dalle priorità che il nuovo comitato vorrà avere.
Quali consigli hai dato a Paolo che sta per affrontare il suo primo mandato da presidente dopo essere stato nel tuo consiglio?
Ascoltare tutti ma poi decidere e prendersi la responsabilità della decisione presa.
Parliamo di Roma. Hai già affrontato le prime riunioni del Consiglio nazionale. Eri emozionata? Che aria tira laggiù?
C'è un gruppo molto preparato che ha voglia di fare e di far crescere la nostra atletica, abbiamo fatto due consigli e ci apprestiamo ad incontrare il comitato nazionale il prossimo gennaio. Le cose da fare sono tante ma c'è molto entusiasmo.
Quali obiettivi minimi ti sei posta per questo tuo mandato da Consigliere?
Cercare di portare l'esperienza "milanese" a Roma e portare "Roma" nel territorio.
Adesso sì è arrivato il momento dei tuoi auguri finali da (ex) presidente. E’ anche il momento dei ringraziamenti?
Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato in questi anni e fatto crescere con i loro consigli, le loro critiche e il loro sostegno. Un grande in bocca al lupo a chi arriverà Buon anno e Buona Atletica a tutti!