IL CANDIDATO STEFANO MEI A MILANO: TORNARE A FORMIA E TIRRENIA E DUE DONNE VICEPRESIDENTI

fraccaroli mei1Un buon gruppo di appassionati dirigenti ed ex atleti non si sono lasciati sfuggire l'occasione ieri sera, mercoledì 26 ottobre, di incontrare Stefano Mei di passaggio per Milano. Visita interessata, chiaramente, dal momento che il Campione Europeo dei 10.000 di Stoccarda è in corsa per la presidenza della Federazione Italiana di atletica. Lo scorso 7 settembre, sempre a Milano, Mei aveva ufficializzato la sua candidatura: l'incontro di ieri è stato invece un faccia a faccia sui temi del suo programma elettorale. Ad ascoltare anche il neo presidente regionale Gianni Mauri, alla sua prima uscita ufficiale.

Con lui c'era anche la padrona di casa Sabrina Fraccaroli, presidente di Fidal Milano e ufficialmente candidata al ruolo di consigliere Federale in quota Mei. Compagnia più che gradita, dal momento che Mei ha ammesso che "Quando ho deciso di candidarmi ho pensato che mi sarebbe piaciuto avere due donne come vicepresidenti". Al momento il sogno è ancora valido: Sabrina Fraccaroli da Milano e Ida Nicolini da Pisa.

Mentre la moglie lo avvisa via sms del terremoto nei pressi di casa, Stefano Mei cercava di far crollare il fallimentare sistema atletica dell'ultimo quadriennio. "Questi quattro anni di decentramento elettorale hanno fatto più danni della grandine" ha detto non troppo metaforicamente.

Alcuni punti chiari per superare il momento negativo, partendo dalle migliori esperienze del passato: riattivare un Club Italia per i giovani più promettenti e tornare a tempo pieno nei centri federali di Formia e Tirrenia; rilanciare il Centro Studi per fare nuovi corsi per i tecnici; istituire borse di studio tali da sostenere i migliori talenti prima dell'eventuale entrata in un Gruppo Militare; più trasparenza negli emolumenti federali; rifacimento del sistema Sigma per la gestione informatica dei risultati; nuovi compiti per Fidal Servizi, il braccio operativo della federazione.

Il "presidente con la paletta" come si è definito, visto il suo lavoro di poliziotto, ha anche snocciolato alcune cifre di possibili investimenti: 3 millioni disostegno alle società, 1 milione per gli atleti top, 4 milioni (nel quadriennio) di sostegno ai tecnici; 1 milione per le attività promozionali; 1,5 milioni per l'attività di ricerca e innovazione.

In tema di conti e bilanci non poteva non farsi sentire Sabrina Fraccaroli, economista di professione "controller" per una multinazionale. "Il progetto di Stefano Mei mi piace perché è serio e diversificato. Nasce da un'analisi di numeri e di budget. Nel nostro business plan le persone saranno pagate ma anche controllate".   

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DAVI.VIGA.