UNIVERSIADI DI GWANJU: PROGETTI E AMBIZIONI DI SEVERI, RIVA E JEMAI, I MILANESI IN GARA

universiade milanoTempo di Universiadi anche per l’atletica milanese. Dall'8 al 12 luglio 2015 il nostro sport, l'atletica leggera, sarà protagonista dei giochi universitari di Gwanju, in Corea del Sud. Saranno tre gli atleti universitari milanesi che vestiranno la maglia azzurra in uno dei massimi eventi sportivi mondiali di questa stagione. Tre atleti che sono tra i più emblematici del nostro movimento, cresciuti fin dalle categorie giovanili a pane e atletica milanese.

L’ultima arrivata in maglia azzurra è Giulia Riva (NA Fanfulla Lodigiana), brianzola di Muggiò allenata da Marco La Rosa, che però sta recuperando il tempo perduto. A maggio era a Nassau per le World Relays, a giugno ha rappresentato ottimamente l’Italia in Coppa Europa a Cheboksary (Russia) nei 200 (23.30, PB) e nella 4x100, e ora è il tempo delle Universiadi in Corea come punta della nostra velocità. Tre continenti in tre mesi: niente male questa prima stagione con la maglia azzurra. «Sono iscritta nei 100 e nei 200 ma correrò solo i 200 metri» ci ha detto la 23enne studentessa di Comunicazione Interculturale alla Bicocca di Milano «100 e 200 sono troppo ravvicinati nel calendario e dato che dovrò tirare tutti i turni per passare abbiamo deciso di concentrarci sui 200». Appuntamento quindi per mercoledì 8 luglio con il primo turno di gare, semifinale e finale il giorno seguente. Giulia studia, tra le sue materie, anche la lingua cinese. «Peccato però che in Corea mi servirà a poco. Speriamo possa servirmi di più un mese dopo...» chiosa sibillina la bella velocista. La prospettiva dei Campionati Mondiali di Pechino nel mese di agosto è piuttosto nitida. Ora però si fa rotta sulla Corea del Sud. Primo volo martedì 30 per Roma, poi con il resto della nazionale partenza il giorno dopo per la città asiatica.

Chi, insieme a Giulia, si imbarcherà con qualche dubbio in più sarà invece Roberto Severi (Cus Pro Patria Milano), impegnato a Gwangju nei 400 e nella 4x400. Una primavera più ricca di infortuni che di gare per l’allievo di Antonio Cecconi, 25 anni e già laureato in Scienze Naturali, ora iscritto alla laurea magistrale all'Università di Milano. Lo scorso week end a Busto Arsizio ha corso i 400 in un non soddisfacente 47.60. Roberto ha spiegato che il tutto è in funzione della trasferta coreana, lunga e impegnativa in termini di tempi e di gare: partenza 1 luglio, gare dall'8 al 12, un fuso orario da smaltire. Tempo per allenarsi in Corea ce ne sarà poco, quindi Severi in allenamento ha caricato fino all’ultimo, messo fieno in cascina da far rendere al massimo alle Universiadi dove, se tutto andrà secondo i piani, dovrà scendere in pista ben 4 volte in 5 giorni. «L’obiettivo è arrivare in semifinale nei  400 e lì cercare il grande tempo, e poi puntare alla finale con la staffetta» ha detto Roberto all’indomani delle gare bustocche.

Chi invece arriverà un po' dopo in Corea sarà il caporale Sara Jemai (Esercito/US Sangiorgese), che partirà sabato 4 luglio. La sua gara di lancio del giavellotto è in programma venerdì 10 luglio, la finale sarà invece domenica 12. Sara, 23 anni e un solo esame per concludere la laurea triennale in Scienze Biologiche, parte per le Universiadi nelle migliori condizioni mentali e di forma. Dopo una solida prova in Coppa Europa, proprio domenica scorsa sulla pedana di Busto Arsizio ha realizzato il suo nuovo primato con un lancio di 57.20. Nell'attesa di partire per la Corea, domani 1 luglio gareggerà nel 20° Meeting Internazionale di Velenje in Slovenia. Lì tra le sua avversarie ci sarà anche un certa Marija Abakumova, un oro mondiale e un argento olimpico nel carniere. Così, tanto per prendere confidenza con il meglio del mondo. «La forma è buona, non nego che un pensiero al podio in Corea c'è. Quel che più mi preoccupa sono le qualificazioni in programma alle 9: al mattino il mio bioritmo non è molto performante. Speriamo in bene». Timori di sveglie e risvegli a parte, Sara ha la convinzione del suo buon momento agonistico «La gara di domenica a Busto lo conferma. Non è facile passare dalla Coppa Europa a un Campionato regionale, trovare l'adrenalina giusta per la spallata. La misura di Busto dice che c'è ancora qualcosa in più da dare e spero di farlo alle Universiadi o anche agli Italiani». 

DAVI.VIGA.