56° COPPA CITTA' DI SESTO DI MARCIA: DOV'ERANO GLI ITALIANI?

Vanzillotta RobertoPlatea internazionale e vincitori di fama mondiale, oggi, alla 56° Coppa Città di Sesto San Giovanni. Sui 20 km di gara tra gli uomini ha vinto lo slovacco Matej Toth (vincitore della Coppa del Mondo 2010), mentre tra le donne l'oro olimpico di Londra della russa Yelena Lashmanova ha illuminato il cielo e le strade di Sesto San Giovanni. Un tripudio internazionale scontato e annunciato fin dalla vigilia, dal momento che di concorrenza italiana non se n'è proprio vista. E la cosa non è affatto andata giù a Roberto Vanzillotta, motore della Geas e organizzatore della più importante gara di marcia che si svolge sulle strade d'Italia. Dov'erano gli assi e le punte di una delle nazionali più forti nel mondo della marcia?

«Mi sembra che questa atletica stia improvvisando un po' tutto e che i marciatori interpretino la marcia a livello regionale ormai» ha detto senza mezzi termini il tecnico sestese, molto amareggiato per l'incomprensibile assenza degli azzurri. «Ma come, tu hai una manifestazione internazionale che è una vetrina per ogni atleta e tu non vieni? Eppure i marciatori di alto livello sono tutti militari: questa gara è un biglietto da visita e una vetrina per il tuo gruppo, per il tuo responsabile». Vanzillotta davvero non si capacita di questa scelta di autoesclusione: «E' come se a un velocista venisse riservata una corsia al Golden Gala e questi dicesse: "no grazie"». Forse la vicinanza con l'appuntamento della Coppa Europa di marcia (19 maggio a Dudince, Slovacchia) ha scoraggiato i top walkers. «Abbiamo fatto la figura dei pellegrini - taglia corto Vanzillotta - Spero andranno bene in Coppa... Non sei in forma? Va bene, tu comincia a venire, lascia stare la preparazione, fai un allenamento veloce. Io intanto ti presento al pubblico sestese e a una vetrina internazionale. Mi volete forse dire che i marciatori sono diventati come i lanciatori e i saltatori che dopo sei mesi di preparazione non sono ancora pronti per una gara?» Ironico provocatore Roberto Vanzillotta, lui che conosce benissimo il mondo della marcia e di come si alleni un top walker. L'ultimo suo prodotto è Daniele Todisco, dominatore delle categorie Allievi e Junior.

Il discorso si allarga poi alla manifestazione in sé e al suo apporto al movimento della marcia in generale. «Se sparisce questa gara cosa andranno a fare i marciatori? Gli restano le gare regionali e il Trofeo Frigerio». Con tutto il rispetto per ogni gara, un programma di livello insufficiente per marciatori che ambiscono a una vetrina mondiale e olimpica. «Cosa c'è in in Lombardia e in Italia per la marcia dopo questa gara? Eppure la marcia ha sempre supportato l'atletica italiana con le sue medaglia. Tu allora Federazione sei complice e sei assente se non riesci a gestire gli atleti a livelli nazionale e internazionale». Senza bisogno di fare nomi e cognomi, le assenze a Sesto San Giovanni sono state più eclatanti delle presenze «Io non ho un referente Fidal per la marcia a cui rivolgermi e oggi alla gara non c'era nessuno né del Comitato Regionale né del Consiglio Federale». 

E se gli assenti hanno sempre torto, i presenti vanno avanti per la loro strada: «Io organizzo questa gara per la città. Se questa è la risposta, allora tu Comitato Regionale e tu Federazione non venite a chiedermi nulla». Se da Sesto San Giovanni è partita la nuova stagione della marcia italiana, gli auspici non sono dei migliori. Urge un cambio di direzione urgente.