GIOVEDI' 10 OTTOBRE PRESENTAZIONE DEL ROMANZO "I FANTASMI DELL'ARENA" DI MATTEO LUNARDINI

Con la stagione agonistica su pista che va a chiudersi, spazio alla cultura. L'Arena Civica "Gianni Brera" di Milano ospita, giovedì 10 ottobre 2013 alle 18.30, la presentazione del romanzo «I fantasmi dell'Arena» (Milieu Editore), scritto dal giornalista Matteo Lunardini (già addetto stampa di questo Comitato Provinciale). Nella sala del Comitato Fidal Milano (Arena, ingresso Facciata delle Carceri), insieme all'autore discuteranno di questo giallo storico-sportivo ambientato nei meandri dell'impianto napoleonico: Sergio Giuntini (storico), Paolo Maggioni (conduttore Caterpillar - Rai Radiodue), Michele Pizzi (giornalista), Sabrina Fraccaroli (presidente Fidal Milano), Walter Brambilla (giornalista e speaker Fidal) e molti altri amanti dell'atletica leggera.


IL DETECTIVE ZAPPA. LE AVVENTURE DI UN UOMO, L’AVVENTURA DI UNA CITTÀ

I FANTASMI DELL’ARENA
Casa editrice Milieu
 
Una ragazza è stata uccisa nelle Carceri dell’Arena Civica.
E a Milano subito si sparge la voce: indaga il detective Zappa!
Già, ma chi è il detective Zappa?
È un uomo con un passato da dimenticare e una colpa da espiare. È un ex galeotto che dopo una vita passata al gabbio ha fondato un’agenzia investigativa, la Zappa Investigazioni, e una trasmissione radiofonica, Krimilania, con la quale risolve i casi e parla della sua amata Milano. Ma perché Zappa? Perché Roger, come può chiamarlo solo l’amico Mario Peca, ha i baffetti all’ingiù, la mosca al centro del mento e i capelli sciolti lungo le spalle. E con suo grande piacere tutti a Milano lo chiamano “il Zappa”. Il Zappa, dicono gli amici, con la sua passionaccia per il compianto Frank. Il Zappa, dicono gli ascoltatori di Krimilania, con le sue storie sulla Milano di oggi e di un tempo: il fascismo e la resistenza, la ligera e le bande, la mafia e gli ultras, i sanbabilini e i compagni, gli anni Settanta e poi gli Ottanta e poi i Novanta fino al Terzo Millennio. Il Zappa, dicono i clienti della Zappa Investigazioni, con le sue indagini a favore dei poveri e dei desmentegass.
 
Non a caso è per aiutare un suo vecchio amico, l’ex partigiano Billo, che Zappa si trova nella Sala Appiani dell’Arena Civica per la premiazione dello sportivo dell’anno. Deve risolvere uno strano caso di targhe trafugate in città e insieme a lui c’è l’agente Renzo De Predis, un vecchio attore del cinema famoso per essere un instancabile scansafatiche… Quando una ragazza si avvicina e gli chiede aiuto. Un’ora dopo la trova cadavere negli uffici della facciata della Carceri, dall’altra parte dell’impianto.
È l’inizio di una sofferta indagine. Il fatto di non aver immediatamente dato ascolto alla ragazza, infatti, fa riaffiorare in Zappa i vecchi sensi di colpa, i quali gli fanno vivere sotto forma di incubi le tragiche storie dell’impianto napoleonico, dall’eccidio del 1943 alla partita della vergogna, dal malvagio Bolza alle torture della Legione Muti e della Banda Koch. Per di più, investigando, il detective capisce che l’assassino non può che essere uno degli invitati alla premiazione. Tutta gente nota in città, insomma. E come non bastasse l’organo inquirente non sta dalla sua parte. Lo è invece il quarto potere, ossia il suo caro amico giornalista Mario Peca. Ma risolvere il caso per la Z.I. non sarà un gioco da ragazzi.
 
 
Il progetto Zappa, ideato e scritto da Matteo Lunardini e curato da Elena Pozzato, si propone di raccontare, attraverso le divertenti storie di un detective, alcune delle vicende che hanno fatto di Milano un crocevia della Storia, nonché le sue strabilianti trasformazioni del presente. Un giallo storico e politico a tutti gli effetti, il cui stile, variabile tra narrazione, saggistica e indagine giornalista, s’avvale di citazioni (esplicite e non) tratte da scrittori milanesi, da testi di canzoni o del cinema. Una Storia, tante storie, insomma. Il cui impianto narrativo e l’aspetto grafico ricalcano i principi di progetto-oggetto e di continuità concettuale adottati da Frank Zappa per la sua opera.

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