A MILANO GLI STATI GENERALI DELL'EDUCAZIONE FISICA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa ufficiale relativo agli Stati Generali dell'Edecuazione Fisica, che si sono tenuti a Milano sabato 22 e domenica 22 marzo. Con l'augurio (e la speranza) che lo sport possa avere il ruolo che merita nella scuola e nella crescita degli studenti


“Solo tra i banchi, nella Scuola, può nascere la cultura dello Sport” Josefa Idem sostiene il pensiero promosso negli Stati Generali dell’Educazione Fisica

 

scuola stati generaliI 350 partecipanti alla due giorni degli “Stati Generali dell’Educazione Fisica”  (Milano, Auditorium Enzo Tortora, 21/22 marzo 2015) hanno approvato all’unanimità i documenti “Perché l’insegnante di Educazione Fisica nella scuola Primaria” e “Un nuovo modello per l’attività sportiva scolastica”  (in allegato al comunicato) che, ci si augura, possano essere utili a chi si occuperà della Buona Scuola al fine di sviluppare un lavoro coerente rispetto agli obiettivi da perseguire.

Nella seconda giornata dell’evento, organizzato da Capdi & LSM e Edumoto, associazioni dei docenti di educazione fisica e dei laureati in Scienze Motorie che operano rispettivamente sul territorio nazionale e di Milano, e che può essere rivisto nelle riprese streaming ai link https://www.youtube.com/watch?v=lguxxtryh9Y (sabato) e https://youtu.be/kJVgcOtY8oo 

(domenica), Bruno Mantovani e Antonio La Torre hanno ben sintetizzato quanto discusso, a proposito delle due tematiche, nella prima giornata da vari insegnanti, docenti universitari, dirigenti scolastici, medici, giornalisti, genitori e hanno ‘passato la palla’ ai politici presenti.

Educazione fisica nella primaria non solo perché si migliorano le capacità fisiche, il benessere e si evita l’obesità ma per le ripercussioni che l’attività motoria ha a livello cognitivo e di apprendimento del bambino. Muoversi sotto la guida di docenti esperti e laureati in Scienze Motorie è il rimedio per prevenire problematiche sempre più diffuse: difficoltà nel pensiero logico nella gestione dei concetti causa-effetto e orientamento spazio-temporale, difficoltà di relazionarsi con sé stessi e gli altri e di prestare attenzione, dipendenze da internet, “Cyber-Circus” vale a dire “menti senza corpo”. Anche l’Unesco, come tante altre “voci” autorevoli, ribadisce il ruolo fondamentale dell’attività sportiva per la vita delle persone e per trasmettere sani stili di vita. Non si può pensare di investire in ambito della promozione sportiva (pensando anche alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024) senza considerare i docenti di educazione fisica e smantellando l’attività sportiva scolastica a partire dall’eliminazione del ruolo dei coordinatori di educazione fisica. La Scuola è l’unica agenzia inclusiva dove tutti i giovani potrebbero avere l’opportunità di conoscere e praticare l’attività sportiva.

Solo tra i banchi può nascere la cultura dello Sport e facendo sport si possono imparare meglio tutte le materie – ha affermato nella mattinata l’azzurra di canoa/kayak Josefa Idem, senatrice PD - ma un rinnovamento del sistema può avvenire solo se esiste una strategia comune alle varie parti”. Oltre alla Idem sono intervenuti Simone Valente (M5S capogruppo VII Commissione Camera dei Deputati), Elena Centemero deputato e responsabile nazionale scuola gruppo FI – PDL, Fabio Pizzul consigliere regionale Lombardia e Paolo Bertaccini Centro Studi Territoria /Alta Scuola Asag. 

 

Documenti

Attiità sportiva scolastica          Scuola Primaria

Ufficio Stampa

 

Capdi & Edumoto