MARY CAIN: TALENTO USA CHE HA MOLTO DA INSEGNARE

Mary Cain, chi è mai costei? E' una giovanissima atleta di 16 anni la cui storia si è guadagnata una mezza pagina addirittura sul prestigioso quotidiano New York Times. E' stato Ken Nelson a raccontare all'America, martedì 30 ottobre, la piccola favola di un'atleta che ricorda da vicino, per talento e prestazioni, un fenomeno come solo Mary Decker fu alla fine degli anni '70. E gli americani già sognano. I fatti. Mary è un'ottima mezzofondista newyorkese che, nonostante la giovane età, vanta già 2:03.34 negli 800, 2:47.29 nei 1000 e 9:32.2 nei 3000. Terminato il secondo anno al liceo di Bronxville, Mary si ritrova senza il suo allenatore. Che fare? Cambiare scuola per cercare un nuovo allenatore? Ah, potesse allenarmi Alberto Salazar... Mary ha incontrato l'allenatore di Mo Farah e Galen Rupp (oro e argento nei 10.000 di Londra 2012) ai Trials di Eugene, a giugno. Da allora sogna di essere allenata dal Mourinho del fondo americano. Tra un sogno e un desiderio, Mary a luglio è a Barcellona per i Mondiali Junior e qui chiude I 1500 al 6° posto in 4:11.01, nuovo record americano high school. Indovinate chi, tra i tanti, ha visto quella gara su You Tube? Proprio lui, Alberto Salazar, che rimane colpito da un particolare: la corsa di Mary è molto brutta e poco efficace. Così il tecnico chiama casa Cain per parlare con Mary e darle dei consigli. Ecco che allora ha inizio un autentico "corteggiamento" verso il tecnico che, alla fine, cede alle insistenze della ragazza: sarà il suo tecnico. Mary però non si trasferirà in Oregon dove Salazar ha fatto base: un altro tecnico la seguirà a New York per suo conto. Mary neppure entrerà nel progetto Nike, quello curato dall'ex maratoneta. Per restare dilettante e non precludersi l'ingresso al college, la famiglia Cain decide di pagare di tasca propria il tecnico. Il talento di Mary vale questo e tanto altro. Su cosa lavorerà nell'immediato l'allenatore? Migliorare il movimento delle braccia: «Quel che dobbiamo fare è rinforzarla dall'ombelico in su». Dopo la forza ci sarà da gareggiare contro atlete più grandi nelle principali gare nazionali. La prima è già in programma sabato a New York. Uragano permettendo, Mary correrà una 5 km su strada contro atlete del calibro di Shalane Flanagan e Kara Goucher. In bocca al lupo.

Questa bella favola contiene elementi che, qui da noi, rientrano nella fantascienza dell'atletica. In ordine sparso. Negli Usa a 16 anni puoi correre senza problemi i Trials e provare a qualificarti per le Olimpiadi. A 16 anni puoi essere convocato per un mondiale junior. L'allenatore numero uno al mondo ti telefona per dirti che muovi male le braccia. Sempre questo numero uno acconsente ad allenarti e i tuoi genitori accettano di pagarlo. Un allenatore di mezzofondo ritiene che il primo aspetto da curare è la forza del busto. A 16 anni nessuno ha nulla in contrario a farti correre contro atlete 30enni, anzi si ritiene che sia fondamentale per la tua crescita.

Non ci resta che sperare che anche i talenti nostrani possano incontrare il tecnico giusto che li porti in alto.

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