GEAS ATLETICA NIENTE "SFRATTO" IL "PINO DORDONI" RESTA LA SUA "CASA"

sesto campo dordoni

Tanto tuonò che alla fine... spuntò il sole. Dopo quasi due anni di voci, riunioni, proroghe e notti insonni, il campo e la pista del "Pino Dordoni" di Sesto San Giovanni restano in gestione al Geas Atletica. Doveva cambiare tutto, invece (per fortuna) tutto è rimasto uguale. Come dal 2002 (anno di inizio della gestione Geas). 

Nulla di fatto allora per l'Amministrazione comunale che a più riprese, per oltre un anno, ha emesso avvisi pubblici e bandi di gara per affidare la gestione dell'impianto. Tutti andati deserti: nessun soggetto si è mai fatto concretamente avanti per assumere oneri (molti, troppi) e onori di mandare avanti un centro sportivo. Glorioso e ricco di storia sì, ma con una pista da rifare, almeno come primo lavoro.

Nel frattempo invece, si sono visti e letti molti appelli affinché il centro restasse esclusivo per l'atletica. Nel centro dove è nata la vittoria olimpica di Ivano Brugnetti nella 20 km di marcia di Atene 2004,  da dove tanti atleti sono partiti alla conquista del mondo sportivo. Dai marciatori olimpici Raffaello Ducceschi e Alessandro Gandellini, alla saltatrice azzurra Alessandra Fossati, alla velocista campionessa italiana Elena Sordelli, che oggi lì allena i futuri campioni del Geas.

Non ultimo, il professor Antonio La Torre, che come dt della nazionale dei 5 ori olimpici di Tokyo, ha saputo richiamare l'attenzione sull'impianto dove per anni ha allenato.

Tiriamo un sospiro di sollievo insieme al presidente Roberto Vanzillotta. Non solo. Il Geas resta a gestire la pista e lo farà con il contributo dell'Amministrazione comunale, che continuerà a pagare le utenze e a stanziare un contributo annuo per la società rossonera. Una spesa di 10mila euro che sarà ben ripagata dalla grande attività sportiva e sociale (cuole e disabili) che quotidianamente si fa al "Pino Dordoni".

Ora non resta che pensare solamente a correre.

DAVI.VIGA.

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