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PANETTA ORA CORRE DA SOLO, MA QUANTA GENTE PER IL SUO LIBRO

panetta1Verrà, chi ci sarà? Confessiamo che c'era molta curiosità, forse anche trepidazione, nel vedere come avrebbe risposto il popolo dei tifosi e degli appassionati all'invito a presenziare alla prima assoluta del libro "Io corro da solo" (Gemini Grafica Editrice), scritto e diretto da Francesco Panetta, campione tanto amato quanto rimpianto.

Se il buon libro si vede dalla prima, allora il racconto autobiografico di Francesco Panetta è destinato a diventare un grande successo editoriale. Oggi pomeriggio, martedì 10 ottobre, la Sala Appiani dell'Arena Civica di Milano era davvero sold out e solo posti in piedi. Un centinaio le persone che hanno ascoltato in religioso silenzio episodi e aneddoti del giovane Panetta, quel percorso di vita culminato nell'oro Mondiale sui 3000 siepi di Roma '87.  

Affiancato al microfono dal giornalista Walter Brambilla, sua vecchia conoscenza dai tempi dei commenti scritti sulla rivista "La corsa", Panetta ha svelato il suo lato più intimo e meditativo sul suo esser stato atleta, prima ancora che campione. La saggezza dell'età, verrebbe da dire. O forse solo il momento di fare i conti con il passato. "Ho scritto questo libro perché voglio dire la mia sulla corsa e su questo sport". Bene, siamo tutt'orecchi.

"Mi sono staccato da questo mondo perché per me è stato naturale, come la fine di un amore". Rimpianti? Sì, ma a modo suo. "Se potessi esprimere un desiderio non vorrei essere sull'arrivo di Roma, ma su un campo di allenamento. Io ho corso perché era questo a darmi soddisfazione".

Oggi sicuramente c'è stata anche la soddisfazione di rivedere attorno a sé tanti atleti, avversari, compagni. Non ha mancato di destare stupore una fraterna cordialità tra Alberto Cova e Stefano Mei (insieme nella foto sopra), acerrimi nemici a metà anni '80. Segno del tempo che cambia tante cose, in primis le relazioni tra le persone. A volte in meglio. Panetta ne approfitta per sottolineare che "le vittorie di quei tempi venivano anche da grandi rivalità, anche molto sanguigne". Davvero bei tempi andati sì.

Grazie a Panetta e al suo libro, la Sala Appiani si è trasformata per una sera in una Hall of Fame della nostra Atletica. Oltre a Cova e Mei c'erano anche Franco Arese, Gianni De Madonna, Gaetano Erba, Marco Marchei, Franco Sar, Andrea Nuti, Gianni Perricelli, il presidentissimo della Pro Patria Milano dei miracoli Giuseppe Mastropasqua, il coach dei coach Giorgio Rondelli e Pietro Pastorini.

La Federazione era rappresentata dal vice presidente nazionale Vincenzo Parrinello e dai consiglieri Sabrina Fraccaroli e Oscar Campari, oltre ai vertici regionali con il presidente Gianni Mauri e quello provinciale, organizzatore dell'evento, Paolo Galimberti. 

Il libro edito da Gemini Grafica Editore è acquistabile nelle librerie e online al prezzo di 12 euro. La narrazione si compone di 16 capitoli: 11 sono stati scritti da Panetta, gli altri 5 affidati ai giornalisti Walter Brambilla, Daniele Perboni, Franco Bragagna, Giorgio Cimbrico e Guido Alessandrini.

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