NUMERI FIDAL MILANO 2015: UN MOVIMENTO DA 17500 ATLETI MA CON UN PERICOLOSO SORPASSO

statistiche2Anno nuovo, numeri nuovi. Appena concluso il 2015, arrivano puntuali i dati, le analisi e le considerazioni del nostro Fiduciario Tecnico Piero Perego in merito al movimento atletico milanese. Cifre importanti, numeri grossi, ma un prospetto in chiaroscuro che richiede una seria valutazione e, forse, un deciso cambio di rotta.

Subito il dato totale: 17465 il numero dei tesserati di ogni categoria del Comitato Provinciale FIDAL Milano (che riunisce le tre province amministrative di Milano, Lodi, Monza e Brianza). Milano si conferma la capitale dell'atletica per numero di tesserati visto che, riferito al dato 2014, solo le regioni Lombardia, Piemonte e Veneto possono vantare numeri superiori.

Passata la gioia del primato, è bene concentrarsi sull'analisi di questi numeri. Dividendo in due la torta, così risultano suddivisi gli atleti milanesi:

8157 settore GIOVANILE + ASSOLUTO
9308 settore MASTER (7718 maschi – 1590 femmine)

Se ci concentriamo sull'attività su pista, l'ulteriore suddivisione risulta così composta:

tot M F
Esordienti 3723 2170 1553 6384
Ragazzi 1506 724 782
Cadetti 1155 501 654
Allievi 680 327 353 1773
Junior 424 247 177
Promesse 300 191 109
Senior 369 255 114

 

«Ovviamente dalla statistica ufficiale FIDAL il numero dei SENIOR M/F è superiore poiché sono compresi anche i MASTER che hanno meno di 35 anni ma che non svolgono attività su pista - spiega Piero Perego - In buona sostanza, la categoria SENIOR M/F che svolge l’attività di Atletica Leggera sul territorio FIDAL Milano conta 369 atleti tra maschi e femmine». 

La grande novità della stagione 2015 sta in uno storico sorpasso: «Dopo gli anni con prevalenza del settore Giovanile + Assoluto sul mondo Master, nel 2015 vi è stato il sorpasso dei "runners" nei confronti delle attività in pista. Questo trend era già chiaro dalla pubblicazione dei Calendari gare 2015: il 60% delle gare era su strada e, dalle richieste che stanno arrivando negli ultimi giorni, nel 2016 avremo Calendari gare con il 70% di attività su strada».

La cifra impietosa è quella che riguarda l'arco storico dell'attività su pista che parte dai piccoli e arriva agli assoluti: «L’attività giovanile parte con 3723 Esordienti e si ritrova dopo 10 anni con 369 Senior! Questo significa che non riusciamo a tenere neanche il 10% di chi si affida alla nostra attività».

A inizio anno è bene tenere  mente cifre di questo genere che parlano di una strada pericolosa intrapresa dal nostro sport. «Questo non è il momento di fare analisi particolari ma alcune realtà non si possono ignorare - spiega Piero Perego - La realtà delle gare in pista è legata alla carenza di piste nuove e alla difficoltà degli organizzatori di mettere a disposizione piste con attrezzi per gli ostacoli, per i lanci e per i concorsi. Tutto questo ha un costo e l’iscrizione alle gare in pista è pari a 2 euro per atleta.
La seconda realtà appartiene alle gare su strada: ogni weekend si contano quattro, cinque, sei corse nel raggio di 20 km e gli organizzatori sono costantemente in aumento. Anche qui tutto ha un costo e le iscrizioni alle gare su strada partono da 10 euro a testa in su. La terza realtà è la vergognosa speculazione a cui assistiamo quotidianamente dove organizzatori, che nulla hanno da spartire con l’Atletica Leggera (a parte il codice Società), camuffano gare chiamate “non competitive” che hanno invece tutti i crismi per essere “competitive” (chip elettronico, partenza, arrivo, premiazioni). Il tutto per non rimborsare la Tassa Atleta che andrebbe, molto semplicemente, a finanziare l’attività su pista giovanile».

Si torna quindi al punto di partenza, l'attività giovanile, il cuore pulsante del nostro sport, che però potrà tornare a produrre veri atleti (leggi categoria senior) solo se sarà in grado di cambiare. Nell'anno olimpico ci si augura possano uscire nuove proposte e nuove prospettive.

Buona Atletica (quella vera) a Tutti.

DAVI.VIGA.